Affrontare un cammino è una scelta che consente di intraprendere un’esperienza unica. Cammina ed impara a credere in te stesso ed essere felice.
Cos’è un cammino?
Si tratta di un percorso a piedi, che aiuta chi lo affronta a mettersi in contatto con se stesso e la natura circostante. Fondamentalmente ci sono due tipi di persone che affrontano questi percorsi: il viandante e il pellegrino. Il primo è colui che è alla ricerca di se stesso, il secondo è alla ricerca di un rapporto con la sua fede.
In definitiva, quello che spinge migliaia di persone ogni anno a mettersi in cammino è che camminare è un metodo sano e naturale per spostarsi e fare attività fisica. Un modo “diverso” di viaggiare, più a misura d’uomo.
Dopo qualche giorno di cammino ci si rende conto di quanta libertà è possibile godere: si è liberi di scegliere a che ora partire o quando e perché fermarsi. Si è liberi di decidere la strada e scoprire dove porta. Camminare dà la possibilità di conoscere non solo luoghi per molti aspetti inesplorati, ma anche molte persone che hanno aspetti caratteriali e spiriti molto diversi tra loro.
Mai partire impreparati
E’ importante organizzarsi bene prima di partire per un cammino. Molto spesso si decide di partire senza aver pensato alle conseguenze che camminare può avere sul nostro corpo. Non sempre infatti camminare a lungo fa bene: se non si è allenati e non si ha l’attrezzatura giusta si può incappare in qualche problema fisico che potrebbe mettere a repentaglio la nostra salute e la nostra autostima.
Quindi, prima regola: non infortunarsi. L’importante è prendersi il proprio tempo, seguire la fatica e portare con sè scorte di cibo e acqua. Camminare significa imparare ad ascoltare il proprio corpo.
Perché si affronta un cammino?
Parlavamo delle tipologie di camminatori. Diciamo che in linea di massima si tratta di raggiungere un obiettivo: sia per i pellegrini che per i viandanti si tratta del raggiungimento della felicità.
Cos’è la felicità? A mio avviso si tratta di trovare il giusto rapporto ed equilibrio tra corpo e mente. Molto spesso non riusciamo a rilasciare lo stress, a rilassarci veramente, nemmeno quando siamo in casa a non far nulla sul divano. Camminare rende felici e fieri delle nostre scoperte e ci aiuta a metterci in contatto con il nostro corpo e con il nostro io interiore.
Esperienze di cammino
In molti affrontano come primo cammino della loro vita il Cammino di Santiago. Un pò perché va di moda, un pò perché è piuttosto lineare e come primo impatto sembra facile (sopratutto in alcuni punti).
Su un cammino come questo si incontrano un sacco di persone, ognuna delle quali ha una storia da raccontare. Questo è il secondo motivo per cui è tra i più gettonati. Anche in Italia però abbiamo diversi cammini da poter affrontare. Sono sicuramente più impegnativi, vista la geologia del nostro Paese, ma per certi aspetti ancora più belli proprio perché ci si può immergere nella nostra cultura.
Oggi parlerei invece della Via degli Dei. Cammino particolare, uno dei pochi che possa essere percorso sia in maniera classica da Bologna a Firenze, sia al contrario.
Lo cito perché questa esperienza è la sintesi di ciò che vi ho elencato sinora: sul cammino degli Dei si riscopre se stessi; si capisce quanto camminare faccia bene a corpo e mente. Chi lo affronta può ritrovare l’equilibrio che sentiva di aver perso e capire che negli ultimi anni non ha fatto altro che passare il proprio tempo a lavorare, studiare, o allenarsi. Un susseguirsi di azioni, molte delle quali non rendevano quella persona pienamente felice.
Camminando si ha tempo di pensare
Mentre si cammina, al di là della fatica, delle salite, della difficoltà delle discese, si ha il tempo di ascoltarsi. Il silenzio dei boschi rimette in pace con se stessi, ma sopratutto ad ogni tappa fa riflettere sul percorso fatto, su quello che si è visto, sui rumori della natura e sui suoi odori, che rimandano alla mente cose del passato.
Si pensa molto. Camminando si ha modo di prendersi il tempo di fare a se stessi un esame di coscienza, mettere un punto e ricominciare da capo con obiettivi nuovi.
Durante un cammino, ognuno parte cercando qualcosa. Molto spesso si arriva a meta con nuove domande e nuove ricerche da fare, ma mano mano si capisce che è proprio la continua ricerca di se stessi e il mettersi in gioco che ci rende felici.