Vacanze eco-sostenibili, eco-friendly, consapevoli. Sono sempre di più gli italiani che vogliono puntare tutto (anche la vacanza) all’insegna dell’ecosostenibilità. Ma eco-sostenibile non vuol dire rinuncia. Ci sono incantevoli luoghi paradisiaci da scoprire al grido di green! E non dobbiamo nemmeno spostarci troppo. In Italia, infatti, sono in molti quelli che puntano sul turismo ecosostenibile. Oggi voglio portarvi in un magnifico viaggio. Un viaggio alla scoperta delle eco-isole italiane.
Cosa sono le eco-isole?
Piccole, bellissime e pulitissime isole. Non pulite solo nel senso più lato del termine. Non stiamo parlando solo di acque cristalline e spiagge bianche. Stiamo parlando di mobilità elettrica, riciclo delle acque, riduzione delle emissioni, riciclo intelligente dei materiali di scarto, riqualificazione dell’ambiente.
Le più piccole isole italiane si stanno via via trasformando in piccoli paradisi per l’ambiente e per un futuro più consapevole e sostenibile. Questi piccoli territori circondati dal mare si stanno trasformando in magnifiche eco-isole.
Il viaggio verso l’ecosostenibilità
Per incoraggiare questo passaggio verso l’ecosostenibilità, incentivare lo sviluppo sostenibile e sostenere sempre più un turismo green sono stati stanziati dei fondi. Si tratta di finanziamenti per l’efficientamento energetico stanziati dal Ministero dello Sviluppo Energetico e della Transizione Ecologico.
La sfida più grande per questi piccoli territori marittimi sono le fonti rinnovabili per tutto il fabbisogno energetico dell’isola, la depurazione delle acque e il riciclo dei materiali di scarto.
Non è facile, eppure alcuni piccoli paradisi italiani sono già sulla buona strada per diventare magnifiche eco-isole. Scopriamo insieme quali sono e, chissà, che tra di esse non ci sia la nostra prossima meta per le vacanze.
Eco-isole italiane: Capraia
Partiamo da Capraia, isoletta vulcanica facente parte dell’arcipelago Toscano. È la migliore e la più efficiente tra le eco-isole italiane.
Capraia è stata, infatti, nominata prima isola verde d’Italia. Titolo guadagnato grazie ad un’innovativa centrale alimentata a biodiesel ottenuto da olii vegetali esausti, la quale è in grado di fornire energia elettrica all’isola.
A Capraia non vedrete molte strade o automobile. Sull’isola, infatti, c’è una sola strada, di 800 metri, che collega il porto al paese. Tuttavia, da ora ci si potrà muovere molto più comodamente ed in maniera totalmente ecologica, grazie all’inserimento di un servizio di bike-sharing.
Sull’isola non ci sono discoteca, pub o locali alla moda. Ma qui potremo davvero godere del mare e della natura.
Ustica
Proseguiamo il nostro viaggio tra le eco-isole italiane approdando a Ustica, in Sicilia. I titoli di questa isola? Perla nera del Mediterraneo, capitale europea delle attività subacquee e prima area marina protetta d’Italia.
Ustica entra a pieno titolo tra le migliori eco-isole italiane grazie a un progetto di riqualificazione energetica dei vecchi edifici, il controllo dei consumi idrici e l’introduzione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, con aggiunta di un servizio di minibus elettrici.
Ma ciò che davvero ha attirato l’attenzione è stato l’incredibile progetto di riqualificazione dell’area di una vecchia discarica. Al suo posto ora sorge l’Ailanto Park, un parco polifunzionale realizzato con materiali ecologici. Il parco è diviso in tre zone. La prima è un’eco-discoteca a decibel controllati, con limitato uso di plastica. La seconda è un parco naturale. E, per finire, l’area aperitivo, immersa nel verde.
Eco-Isole italiane: Ventotene
Concludiamo il nostro viaggio tra le eco-isole italiane con Ventotene, una piccolissima isola dell’arcipelago Pontino, Lazio.
L’isola è piccolissima. Dal porto al paese è un attimo. È un luogo per turisti molto pacati, silenziosi e tranquilli. Ci sono solo due spiagge: Cala Nave e Cala Rossano.
Entra di diritto tra le eco-isole in quanto per spostarsi da una parte all’altra dell’isole si utilizzano esclusivamente eco-bike e monopattini elettrici. Ma non è tutto, Ventotene si è aggiudicato il titolo anche grazie ad un incremento del 5% sull’utilizzo di energie rinnovabili.