Oggi parliamo di uno stile yoga innovativo, perché il Restorative yoga è un nuovo modo di concepire il movimento e renderlo accessibile.
Perché praticare Restorative yoga?
Partiamo col descrivere questa disciplina. Il Restorative yoga deriva da uno stile di yoga inventato da BKS Iyengar, ampiamente considerato uno dei più grandi maestri di yoga nel mondo.
Si tratta di un’alternativa allo yoga tradizionalmente, in quanto si può definire una pratica meditativa basata solo sull’integrazione tra corpo e mente, piuttosto che focalizzare l’attenzione sul controllo della mente o sulla flessibilità del corpo in maniera separata.
Quindi è consigliabile praticarlo per ritrovare un rapporto con il proprio corpo, rilassando prima di tutto la mente. Un’equilibrio che è necessario per ognuno di noi, molto difficile da trovare in maniera spontanea.
Con il Restorative yoga potete concedervi del tempo di qualità per voi stessi, imparando a gestire la vostra vita diversamente, ritrovando lo spazio che vi serve per stare meglio prima di tutto con il vostro corpo.
Come si pratica il Restorative yoga?
Questa pratica fonda la sua particolarità sull’impiego di supporti quali cuscini, coperte, mattoni, utili per ottimizzare il rilassamento. L’utilizzo di questi supporti rende più facile mantenere anche per diversi minuti le posizioni, rendendole più confortevoli, risultando quindi molto stimolante e rilassante per il corpo.
“Il sostegno permette al corpo di rilasciarsi naturalmente, lasciando andare la tensione muscolare profondamente radicata e lo stress. Questo richiama uno stato di guarigione, di riposo e di rinnovamento” (A. Favreau).
E’ importante farsi seguire da insegnanti qualificati in questa disciplina per raggiungere l’obiettivo, ovvero raggiungere uno stato di rilassamento profondo.
Come può aiutarti?
Il Restorative yoga attiva il sistema nervoso parasimpatico, che permette al corpo di abbandonare attivamente le tensioni. Infatti, uno dei fondamenti di questa disciplina è la consapevolezza. Ma come la si raggiunge?
Molte persone vivono sentendosi spesso ansiose nella propria quotidianità, senza riuscire più a distinguere le motivazioni che sottendono questo malessere.
Tutto diventa “ansia”, affanno, il che si traduce spesso in uno o più disturbi fisici. Si somatizzano le problematiche che nascono da stati d’animo negativi. Per questo molto spesso, l’insegnate di Restorative yoga lavora a braccetto con gli psicoterapeuti.
L’unione tra la psicoterapia e il Restorative yoga è un ottimo mezzo per aumentare la consapevolezza di sé e quindi migliorare la gestione dei propri vissuti emotivi, come la rabbia, la delusione o la paura sul lavoro, nello studio, in famiglia, nella coppia.
Il Restorative yoga riequilibra il sistema nervoso e migliora la risposta immunitaria.
Le conseguenze di questo tipo di approccio sono positive perché portano il corpo a stare bene con la mente e viceversa, il che migliora le nostre energie interiori, migliorando la creatività e l’autostima.
L’utilizzo di questa pratica non solo distende il corpo, libera la mente e riduce lo stress, ma aiuta anche la persona a conoscersi e scoprirsi da un’altra prospettiva.
A chi si rivolge?
Il Restorative yoga è per tutti. Per chi non ha mai praticato yoga o per le donne in gravidanza, ma sopratutto per chi ha bisogno di gestire dolori cronici come il mal di schiena o la cefalea. Non solo, aiuta anche i disturbi dell’apparato gastro-enterico, riduce l’insonnia ed è indicato per il trattamento degli stati ansioso-depressivi.
Ritrovare l’equilibrio psico-corporeo migliora le prestazioni cognitive: attenzione, concentrazione, memoria e capacità di problem solving aumentano esponenzialmente, tanto che anche la visione che gli altri hanno di noi migliora.
In conclusione, il Restorative yoga ci riporta dentro di noi, invitandoci all’ascolto e all’accettazione di quello che siamo, consapevoli del nostro potenziale e pronti a muoverci per superare i nostri limiti.