Forse non ne avete mai sentito parlare, o forse siete già dei grandi fruitori di questa regola popolare che è diventata virale grazie alla motivatrice e personal coach americana Mel Robbins. Sto parlando della regola dei 5 secondi, che ti aiuta ad uscire dal circolo vizioso della depressione e della procrastinazione.
Cos’è la regola dei 5 secondi?
Tutto nasce da un detto (o regola) popolare per il quale il cibo caduto a terra rimane incontaminato dai batteri se raccolto entro cinque secondi.
In realtà, questo mito è stato poi sfatato nel 2003 dalla ricercatrice americana Jillian Clarke dell’Università dell’Illinois. Jillian ha dimostrato che il cibo, una volta caduto a terra, può subito essere contaminato dall’Escherichia coli o ancora dalla Salmonellosi, indipendentemente dal tipo di superficie su cui cade.
Espansione della regola
Visto che questa regola popolare era stata dimostrata fasulla, con il tempo si è smesso di utilizzarlo. Si è iniziato man mano ad essere sempre più scaltri e attenti a ciò che si mangiava.
Nel 2018 però ecco che esce un libro dal titolo “La regola dei 5 secondi”. Che si sia tornati a credere a quella che ormai era diventata una sorta di leggenda? No, in realtà la regola dei 5 secondi si era espansa e aveva cambiato settore d’azione.
La scrittrice del libro, la motivatrice e conduttrice televisiva Mel Robbins, aveva trovato un metodo per aiutare coloro che la contattavano ad uscire piano piano dalla depressione e dal loop della procrastinazione.
La regola dei 5 secondi di Mel Robbins
Secondo la Robbins bastano 5 secondi per cambiare vita. Detta così sembra una magia irrealizzabile, invece si tratta di scienza. La regola dei 5 secondi funziona in tutti i settori della vita personale e professionale ed è utilizzata in tutto il mondo da oltre 100.000 persone.
Recentemente è stata anche avallata da studi di neuroscienze e potenziata dalle più moderne strategie di miglioramento personale. Cosa succede se si applica questa regola? Si sblocca la mente dal dubbio, dall’incertezza, dall’ansia e dalle paure. Ci spinge ad agire in un lasso di tempo breve e determinato, ricordandoci che qualunque cosa facciamo è giusta purché la si faccia.
Come funziona?
Facciamo degli esempi pratici. Esempi che sicuramente hanno fatto parte della vita di ognuno di noi almeno una volta.
Se non ci piace il lavoro che cambiamo, ma abbiamo paura di non trovarne uno nuovo che ci piaccia di più. Vogliamo perdere dei chili di troppo o smettere di fumare, ma non riusciamo a liberarci dalla dipendenza. Ci sentiamo soli e avremmo voglia di avvicinare una persona che ci piace, ma abbiamo paura del rifiuto. In tutti questi casi, l’unica cosa che può renderci liberi è agire.
Agire significa, smettere di pensare troppo a ciò che vogliamo o a ciò che dobbiamo fare per averlo. Agire significa far decidere al nostro intuito. La nostra saggezza interiore sa fare scelte migliore, ci rende più attivi, produttivi, coraggiosi, sicuri di noi stessi e delle nostre capacità.
Liberi dalle abitudini e dai condizionamenti, possiamo così trasformare la nostra vita e realizzare quello che abbiamo sempre sognato, basta farlo entro cinque secondi dal momento in cui stiamo pensando a come fare una determinata cosa.
L’esempio della sveglia mattutina
Molti di noi la mattina hanno difficoltà ad alzarsi. Alcuni sono pigri, altri pensano già a ciò che dovranno fare una volta svegli e sanno che ciò che li aspetta nella loro giornata tipo non li renderà felici.
Quando la mattina suona la sveglia, molti di noi la silenziano e si girano dalla parte opposta. In molti ne mettono più di una ad intervalli regolari pensando che sia la soluzione migliore per svegliarsi meglio. In realtà è la soluzione giusta per rimanere nel letto a rimuginare sulla giornata che li attende ed aumentare i loro livelli di stress ed entrare in depressione.
Procrastinare non porta mai a nulla di buono, anche quando si pensa che in realtà si tratti di riflessione e meditazione sulle azioni da compiere. Per meditare ci si prende del tempo, in uno spazio apposito, non lo si fa rimandando un lavoro che non ci va di fare o silenziando la sveglia che ricorda che sta per iniziare una nuova giornata.
Mel Robbins dice: “Quando la mattina suona la sveglia, prima di spegnerla, fai questo esercizio: Conta all’indietro da 5 a 1. Mai il contrario, potresti pensare di poter andare oltre il 5 e non riusciresti ad alzarti comunque dal letto.”
Mettere un paletto ad un’azione da compiere, come alzarsi dal letto la mattina, aiuta la nostra mente ad uscire dal circolo vizioso del procrastinare le nostre azioni. Sapere che si ha 5 secondi soltanto per fare una cosa, imporselo come mantra, farà sì che nel nostro cervello s’inneschi un meccanismo di difesa che tira in ballo il nostro pensiero istintivo.
Un po’ come se ci trovassimo di fronte ad una bomba che sta per esplodere e avessimo solo 5 secondi per trovare l’uscita più vicina e più sicura per salvarci la pelle. L’istinto ci guida meglio di quanto non faccia la nostra mente razionale ed è il fautore della nostra felicità.