L’argomento di oggi è molto interessante perché tratta la psicoterapia bioenergetica. Se ancora non avete sentito parlare della visualizzazione con questo articolo avrete modo di farvi un’idea su quanto sia importante prendersi del tempo per sé.
Che cos’è la psicoterapia bioenergetica?
Più precisamente dovremmo parlare di analisi bioenergetica in psicoterapia. Si tratta di un metodo di psicoterapia che integra il lavoro sul corpo al processo analitico.
Questo processo mira ad aiutare le persone a comprendere chi sono e perché si comportano in un dato modo. E’ un’analisi che comprende una consapevolezza profonda, una connessione del sé con gli eventi della propria vita e con le forze che spingono all’azione nel presente. Tale connessione viene sviluppata attraverso il contatto con il corpo, il luogo rifugio dell’esperienza di vita di ogni persona.
Visualizzazione come strumento di contatto mente-corpo
In questo contesto si inserisce l’esercizio della visualizzazione. Un momento di riflessione, per certi aspetti di meditazione, in cui grazie all’aiuto di uno psicoterapeuta esperto si riesce a distaccare la mente dai pensieri che la popolano per lasciarla concentrarsi sul corpo.
Si tratta di uno strumento che i professionisti del settore utilizzano per mettere a proprio agio i loro pazienti, lasciandoli ritrovare in maniera autonoma il loro rilassamento naturale.
La visualizzazione contro lo stress
In particolare, questa tipo di seduta psicoterapica serve per allontanare lo stress da mente e corpo. Infatti, il momento stesso in cui lo psicoterapeuta ti coinvolge nella visualizzazione è un momento di pieno relax, molto spesso accompagnato da musica soffusa o candele profumate che aiutano a trovare il giusto equilibrio.
I risultati della visualizzazione si iniziano a vedere sul corpo dopo qualche seduta. Un percorso che con il tempo aiuta a sentirsi rigenerati e a stare meglio con se stessi, al di là delle cose che accadono ogni giorno nella nostra vita.
Come funziona la visualizzazione?
Il processo è semplice. La visualizzazione può essere svolta sia in studio che in natura. Questa seconda opzione è la migliore come metodo anti stress.
Lo psicoterapeuta ti chiederà di chiudere gli occhi e di seguire le sue parole. Ti accompagnerà in una sorta di viaggio della mente in cui l’unica cosa che dovrai fare è non pensare e ascoltare.
All’inizio non sarà semplice distaccarsi dalle sensazioni che l’esterno manda al tuo corpo. Cercherai di concentrarti sul non ascoltare i rumori esterni. Gli odori sembreranno più presenti del solito. Insomma, il processo di rilassamento richiederà qualche seduta, ma con il tempo il tuo corpo imparerà a cadere in una sorta di trans e la tua mente si lascerà cullare solo dal visualizzare ciò che le viene indicato dal terapista.
La visualizzazione contro l’ansia
Ne abbiamo già parlato qualche tempo fa. L’ansia è uno stato d’animo che purtroppo sempre più spesso accompagna la vita di molte persone. Abbiamo visto in un altro articolo come tutto ciò che ci circonda, spesso anche quello che mangiamo, può condurci ad uno stato ansioso. Per rifuggirlo e curarlo la psicoterapia che usa il metodo della visualizzazione può essere un buon punto di partenza.
La cosa importante è capire ciò di cui abbiamo bisogno e cos’è che spinge il nostro corpo ad innescare un meccanismo di difesa come quello dell’ansia. Questo lavoro è un processo capillare che va svolto con cura e con l’aiuto dei professionisti del settore benessere, senza paura o vergogna per lo stato in cui si è perché capita a tutti di sentirsi persi.
Ama te stesso e vivi la natura
Parlavamo della visualizzazione in natura. Abbiamo detto che è la più efficace contro lo stress. Fare un lavoro di psicoterapia bioenergetica come delle sedute di visualizzazione in natura significa abbandonarsi non solo alla guida dello psicoterapeuta, ma anche riconnettersi con la nostra parte più istintiva e infantile.
Per amare se stessi dobbiamo ricordare il nostro passato. Tutti siamo stati bambini e molto spesso ce lo dimentichiamo. Che sia stata un’infanzia difficile oppure felice, quando eravamo bambini la visione del mondo era migliore perché unica e spontanea. Crescendo il nostro cervello acquisisce sempre maggiori imput che lo bloccano e lo obbligano a seguire dettami molto spesso non in linea con il proprio io interiore o con i bisogni del proprio corpo.
Stare a contatto con la natura aiuta a ritrovare il bambino che è in noi. Aiuta a rilassarci e a concentrarci meglio sul visualizzare la nostra vita per come la vorremmo piuttosto che per come la viviamo.