Quanto è bella Milano? Fredda, caotica, enorme, ma bella! Ed io starei giornate intere a passeggiare con il naso all’insù per scoprire la bellezza dei suoi palazzi, parchi, vie ecc. Per non parlare delle mille iniziative ed attività da scoprire. Dove dicono che non si vede mai il sole…dicono infatti! Questo post parla di un pomeriggio di sole alla scoperta di nuove mostre tutte da vedere con gli occhi sgranati. Come quelle in esposizione all’Osservatorio e alla Fondazione Prada.
Decido di visitare l’Osservatorio, nel pomeriggio verso le 14 approfittando della luce naturale che irradia la Galleria Vittorio Emanuele, recandomi al bar Marchesi, 4 piano.
“Give me yesterday” è il titolo della mostra fotografica che si sviluppa su due piani con esposizioni di autori italiani e internazionali. Un diario di vita quotidiana dei giorni nostri stampato su carta, osservato con gli occhi di chi guarda oltre il web.
Sono rimasta colpita dall’esposizione di Antonio Rovaldi. La sua “Orizzonte in Italia” per qualche minuto mi ha fatto perdere in quel blu che mi è molto familiare.
Ma la vera scoperta per me è stata lei. Izumi Miyazaki. Giovanissima. Le sue foto sono un mix tra l’inverosimile ed il surreale. Se ve lo state chiedendo…non mi ha colpito solo perché è giapponese ma le sue foto sono talmente assurde, ironiche e perturbanti che non possono proprio non colpirti.
Con lo stesso biglietto si può visitare anche l’esposizione della Fondazione Prada, in largo Isarco. Ed infatti il giorno successivo ho approfittato subito e ci sono andata. Tra le tante esposizioni viste, due in particolare mi hanno colpito, Edward Kienholz e William N. Copley.
Five Car Stud, creata da Edward Kienholz è un’opera che riproduce in dimensioni reali una scena di violenza razziale, ed è considerata una delle più significative dell’artista americano. Nell’esposizione sono presenti opere che rappresentano in maniera grottesca esperienze di vita.
Poesia + pittura = William N. Copley. Così recita la brochure. Infatti quello che si può vedere in questa mostra è poesia composta da circa 150 lavori realizzati da William N. Copley ed anche opere di altri artisti, come René Magritte, appartenute alla sua collezione personale. Nelle sue opere raffigura tutte le contraddizioni e spersonalizzazioni sociali che rappresentano il lato negativo della sua esistenza.