Il motto di coloro che vivono in maniera minimalista è “Less is more”. Netflix ha lanciato un documentario scioccante dal titolo Minimalism, in cui viene mostrato quanto sia importante avere poche ed essenziali cose per vivere bene.
Minimalism: less is now
Netflix modifica il motto alla base dei minimalisti. Da “Less is more” a “Less is now”. Un documentario ideato dal celebre duo minimalism capitanato da Matt D’Avella. Una critica nuda e cruda alla cultura del consumismo che punta a far aprire gli occhi a tutti coloro che, soprattutto in questo periodo, stanno iniziando a capire che si vive bene anche con poco.
L’idea centrale è sempre quella dell’essenziale, che prende spunto dall’architetto Ludwig Mies van der Rohe, che usava questa filosofia minimalista per creare ambienti quasi vuoti, alla ricerca di un’estetica di estrema semplicità.
“Less is Now” vuole far capire a tutti che è giunta l’ora di aprire gli spazi a ciò che serve e non a ciò che la società ci impone serva. Netflix si fa portatore del verbo del gruppo The Minimalist, composto da Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus, in una sorta di “chiamata all’azione” per far sì che le persone intervengano sulle proprie vite, ormai schiave del consumismo.
Un documentario ricco di spunti
Se ancora non lo avete visto preparatevi alla storia di un cambiamento di vita. Il documentario infatti descrive il passaggio ad uno stile di vita minimalista da parte dei due autori che per motivi personali diversi si trovano a dover mettere in gioco la loro esistenza.
Da questa esperienza nascono un podcast, un libro, un sito web e successivamente il film documentario. Nel film ci sono anche interventi di altri esperti, tra cui neuroscienziati e scrittori che espongono la questione del consumismo in termini storici e psicologici.
Guardandolo si possono trarre moltissimi spunti di riflessione, in particolar modo capire a pieno cosa sia il Minimalismo, ovvero una filosofia di vita che non si basa solo sul “buttare via il superfluo”.
Minimalism: significato profondo
Minimalism insegna che se vuoi vivere con meno puoi, ma soprattutto che essere minimalista non significa solo vivere in una casa piccola, bianca e semivuota. Per certi versi significa avere di più. Più tempo per se stessi, per le proprie passioni e più soddisfazione nelle cose che facciamo ogni giorno.
Iniziare a vivere seguendo questo approccio significa legarsi alla vita come tempo speso bene a fare cose che ci accrescano realmente come persone. Significa pensare agli oggetti come a qualcosa di utile per svolgere le nostre attività quotidiane, possedendoli e non essendo posseduti da essi.
I due protagonisti del documentario non sono degli estremisti: non cercano di essere degli eremiti che vivono con nulla in cima ad una montagna. Semplicemente loro vivono comprando e consumando solo ciò che gli serve in quel momento o in quel determinato periodo della loro vita.
Nella nostra società non possiamo fare a meno di molte cose. Il pericolo sta nel comprare ciò che ci viene imposto da pubblicità e social networks. Infatti, molto spesso acquistiamo qualcosa che pensavamo desiderare ardentemente e per poi scoprire che appena lo abbiamo tra le nostre mani, perde di valore.
Ecco che diventiamo noi il prodotto che viene posseduto dall’oggetto e non viceversa. Minimalism vuole effettuare un’inversione di tendenza, puntando ad un cambiamento di vita positivo, in cui il protagonista della vita sia l’individuo con cervello pensante e non l’oggetto inanimato.
Decluttering mood
Posso assicurarvi che dopo la visione di questo documentario inizierete a pensare a quanti oggetti avete che non usate da tempo. Inizierete poi a pensare a questi oggetti come inutili soprammobili, fino ad arrivare a volerli defalcare dalla lista dei vostri possedimenti.
Arriva il decluttering mood, ovvero la sensazione di volersi liberare delle cose che non usiamo perché quasi ci vergogniamo di averle acquistate senza averne bisogno. Se questa sensazione vi sconvolge potete passare al primo step della filosofia minimalista ovvero suddividere per categorie i vs possedimenti (abbigliamento, tecnologia, etc.) ed iniziare a togliere ciò che non vi serve.
Man mano che utilizzerete il sistema di decluttering, smetterete anche di acquistare le cose che non hanno senso nella vostra vita ed occupano solo uno spazio vuoto che potrebbe essere lo spazio adatto per relax, pensieri e riflessioni.