Fermati, chiudi gli occhi e respira, questo è il momento presente ed è tutto ciò che conta. Il Mindfulness è una pratica, spesso ricollegata al buddismo o allo zen, che aiuta a concentrarsi, a prestare attenzione al presente, a raggiungere la piena consapevolezza di sé stessi e della realtà che ci circonda in questo preciso istante.
Cos’è il mindfulness
Il mindfulness è una pratica molto diffusa nell’ultimo periodo. Siamo costantemente stressati, sospeso tra passato e futuro da non prestare attenzione al presente. Ripensiamo nostalgicamente ai tempi migliori che abbiamo vissuto nel passato, a qualcosa che abbiamo perso e ora proviamo rimpianto. Guardiamo con angoscia al futuro, facciamo piani che non saremo mai in grado di realizzare. E tutto ciò ci fa completamente dimenticare del presente, l’unico periodo di tempo a cui dovremo veramente prestare attenzione.
Con il mindfulness, teoricamente, dovremo essere in grado di raggiungere il massimo grado di consapevolezza di noi stessi, contenendo le emozioni e raggiungendo uno stato di benessere superiore.
Il mindfulness significa, proprio, consapevolezza. Ma consapevolezza di cosa? Significa avere consapevolezza di sé, prestando attenzione alla realtà che ci circonda nel momento presente, in maniera del tutto oggettiva, distaccata e, soprattutto, non giudicante.
Piccolo viaggio attraverso il Mindfulness
In molti sono restii ad avvicinarsi a questa pratica, perché pensano che ci sia qualcosa di poco chiaro dietro di essa. Ma il mindfulness è, in realtà, solamente una pratica di meditazione.
Il mindfulness non è niente di religioso o mistico, anche se è collegata al buddismo, è solo una pratica di meditazione derivante da esso e nulla ha a che vedere con la religione.
Non è nemmeno una forma di trance, perché per avere la consapevolezza di sé bisogna essere perfettamente lucidi. Quindi, non serve a sfuggire ai problemi, ad allontanarci dalla realtà, tutt’altro è un modo per tenerci saldamente attaccati ad essa. Perché solo il presente è la vera realtà, il passato è annebbiato nei nostri ricordi e il futuro è un mistero indecifrabile.
Con il mindfulness prendiamo consapevolezza di noi stessi accettando il presente che ci circonda.
Avviciniamoci alla pratica
Non è facile capire cosa sia il mindfulness e avvicinarsi a questa pratica con l’intento di vivere più serenamente il presente. Ma senza dubbio un buon libro da leggere è un buon punto di partenza.
- Mindfulness per principianti – Jon Zabat Zinn. Mindfulness per principiante è un buon libro per avvicinarsi per la prima volta alla pratica, come si evince dal titolo stesso.
- La pratica della consapevolezza in parole semplici – Henepola Gunaratana. Anche questo secondo libro è un buon punto di partenza. Perché avvicinarsi al mindfulness è prima di tutto un incredibile viaggio attraverso complicati paroloni. Fortuna che ci pensa Gunaratana, monaco e maestro in meditazione, a spiegarcelo in parole semplici.
- Essere consapevoli – Gherardo Amedei. Anche il libro di Amedei è abbastanza semplice e chiaro e ci aiuta, ovviamente, ad essere consapevoli. Consapevoli di noi stessi, del mondo che ci circonda e del presente che stiamo vivendo. “Senti ma questa cosa che fai.. dico, la mindfulness, vorrei capire… riesci a raccontarmi cos’è.. senza metterci troppo tempo”. È così che Gherardo Amedei, psichiatra e istruttore di mindfulness inizia a raccontare con parole semplici e nel modo più conciso possibile che cos’è il mindfulness. Per rispondere alla domanda della figlia, la stessa domanda che troviamo come introduzione al suo libro.
- Zen in the City. L’arte di fermarsi in un mondo che corre – Paolo Subioli. Lo zen poco si addice alle città. La vita frenetica poco ha a che vedere con la consapevolezza di sé. O forse sì? Paolo Subioli ci insegna la sublime arte di godersi ogni momento presente nella nostra quotidianità. “Ogni evento, anche quello apparentemente più banale, può trasformarsi in una preziosa occasione per ricondurre l’attenzione all’esperienza del momento, cogliendone tutte le sfumature, e migliorare la conoscenza di noi stessi e del contesto in cui ogni giorno la nostra vita si compie”.