Oggi scopriamo il mondo della meditazione informale. Si tratta di un metodo di mindfullness adatto a chi ha poco tempo e adora rilassarsi sotto la doccia ad inizio o fine giornata. In pratica vedremo come trasformare i momenti di vita quotidiana in attimi preziosi per andare a fare meditazione consapevole e riflettere su proprio qui e ora.
Meditazione informale: per chi non ha tempo
Sarebbe meglio dire “per coloro che dicono di non avere tempo”. In molti infatti sostengono che sia necessario per tutti meditare consapevolmente, prendersi i propri spazi per riflettere sul proprio qui e ora e focalizzare esperienze ed energie. Sempre le stesse persone dicono però di non averne il tempo.
Questo perché vedono la pratica del mindfullness come un momento che prende tempo ad altre attività. Siamo talmente concentrati sull’essere produttivi, che ci dimentichiamo che per riflettere e fare meditazione informale, ovvero consapevole, bastano davvero 5 minuti al giorno.
Non si tratta di uno spazio in cui devi sederti da solo, con la musica giusta e la tuta da yoga. Si, certo, può aiutare, ma per meditare ti bastano quei momenti della giornata che ti fanno sentire bene e staccare la spina. Come ad esempio farsi la doccia.
Cosa significa fare mindfulness
Non è la prima volta che ne parliamo. Fare mindfullness vuol dire impegnarsi all’esercizio della consapevolezza. Consapevolezza di sé, di ciò che vogliamo e di cosa stiamo facendo per ottenerlo. Per farlo ci sono diverse strade.
La prima è prendersi un’ora in cui fare attività che distacchino la mente. Un esempio che vedremo sarà andare a correre. La seconda strada invece prevede pratiche di meditazione informale che agevolano il processo di acquisizione dei pensieri verso la consapevolezza di ciò che siamo e stiamo facendo nel qui e ora.
Si tratta di prendere attività abituali, come farsi la doccia al mattino o alla sera, e trasformarle in momenti di riflessione che guidino i pensieri a creare nuovi obiettivi o nuove vie di risoluzione di quelli che già ci siamo prefissi.
Struttura della meditazione informale
La pratica informale della midfullness è costruita su tre elementi base. Il primo è l’oggetto di riferimento della meditazione informale, quello su cui andare a focalizzare la nostra attenzione nel momento della pratica (il lavoro, le relazioni, etc.).
Il secondo è il focus, ovvero la fase in cui andiamo ad indirizzare i nostri pensieri verso l’oggetto e poi manteniamo l’attenzione su di esso. Questo elemento viene poi completato dalla fase di defusione. Qui emergono i pensieri che ci distolgono dall’oggetto. Per scacciarli e tornare a concentrarci su di esso dobbiamo assecondare questi pensieri in entrata, osservarli con distacco, per poi spostare di nuovo l’attenzione sulla nostra riflessione.
Questo lavoro appena descritto può sembrare complicato. In realtà è una pratica molto semplice. Un esempio è quando stiamo lavorando e veniamo deconcentrati da un rumore. Se cerchiamo in ogni modo di non ascoltare, finiremo con farci entrare in testa il rumore per poi non concludere l’attività lavorativa. Se invece assecondiamo il rumore, in pochi secondi il nostro respiro ci riporterà verso l’obiettivo lasciandoci convivere con l’elemento di distrazione.
Adesso puoi correre o farti la doccia
In molti riescono a canalizzare i loro pensieri mentre corrono. Questo perché l’attività sportiva tiene concentrato il corpo sul movimento e libera la mente dalle azioni che servono per compierlo (perché ogni adulto sa correre, ha acquisito lo schema motorio da piccolo).
Lo stesso vale per la doccia. L’acqua è da sempre un elemento utile alla mindfullness. Nel caso della meditazione informale avrete modo di sfruttare il momento in cui l’acqua vi scorre addosso per lasciar andare tutto ciò che vi richiede il corpo e concentrarvi sulla vostra mente.
L’elemento fondamentale in ogni caso è il respiro. Sarà quello a tenere alto il livello di concentrazione sull’oggetto della vostra meditazione giornaliera, che in questo caso vi aiuterà ad acquisire consapevolezza in soli 5 minuti al giorno.