“Vivere con molto poco, liberi, senza eccessi né pesantezze, in maniera autentica, è uno dei sogni più realizzabili che si possano avere. Ma quanti ci riescono”. L’infinitamente Poco di Dominique Loreau ci illustra la filosofia giapponese che ci libera dalla sindrome dell’accumulo. Ci insegna come vivere con poco, come ricercare l’essenzialità in ogni aspetto della vita. La filosofia del poco ci consente di ricollegarci con l’essenziale e di vivere con leggerezza e sobrietà.
“Ho gettato via la mia coppa quando ho visto un bambino bere alla fonte dalle proprie mani” – Diogene.
Chi è Dominique Loreau?
Maestra di semplicità e leggerezza, della ricerca dell’essenziale e del minimalismo, la scrittrice si ispira ai grandi classici giapponesi per imparare a vivere con infinitamente poco.
Dominique Loreau, francese di nascita, vive in Giappone da venticinque anni ormai. Ha deciso di scrivere per trasmettere alle donne occidentali quello che ha appreso nei suoi due decenni e mezzo di vita orientale. Una filosofia e uno stile di vita basati sul concetto che meno è meglio, per riscoprire il piacere della semplicità, dell’essenziale, che possiamo ritrovare e applicare in ogni aspetto della nostra vita.
Cosa troviamo nel libro “L’infinitamente poco”?
Cosa troviamo all’interno del libro di Dominique Loreau? Troviamo senza dubbio “infinitamente poco”. La scrittrice ci spiega come:
- Possedere poco;
- Poco peso e volume per i propri oggetti personali;
- Spendere poco ma bene per risparmiare;
- Consumare poco;
- Mangiare poco e fare un minimo d’esercizio;
- I pochi prodotti e cura di bellezza efficaci;
- Tempo ed energie: un risparmio perfetto di mezzi;
- Elogio dell’insipidezza, della meticolosità e dell’umiltà;
- Parole parsimoniose;
- Pochi amici ma veri;
- Liberarsi dai fardelli emotivi;
- Elogio della frugalità intellettuale;
- Rinunciare al proprio io e diventare trasparenti;
- Mietere la felicità;
- L’arte di lasciar perdere.
Tutto può essere riconducibile al poco, tutto, anche le parole con le quali possiamo essere parsimoniosi, ne stiamo forse sprecando troppe?
Il libro è un insieme di citazioni, pensieri, haiku, spunti di riflessioni, tutti all’insegna del minimalismo.
“La perfezione dell’uomo non sta in ciò che ha, ma in ciò che è” – Oscar Wilde
Come vivere con infinitamente poco
Ecco alcuni degli insegnamenti del libro. Come vivere con infinitamente poco e sentirsi leggeri.
- Per la cura del proprio viso non serve un’enormità di prodotti di bellezza. Al mattino, ad esempio, lavarsi il viso con solo acqua fresca dona lucentezza, tonifica e risveglia la pelle.
- Non serve un armadio stracolmo di vestiti.
- Poco alla volta. Uno dei più grandi insegnamenti de L’infinitamente poco è poco alla volta. Un passetto alla volta possiamo fare tutto. Poco alla volta possiamo raggiungere la luna.
- Meno oggetti in giro per casa e se dobbiamo averli scegliamo quelli pieghevoli per avere più spazio quando sono inutilizzati.
- Mille detergenti per pulire la nostra casa? Non servono ne basta uno multiuso e magari non inquinante.
- 20-30 alimenti sono sufficienti nella nostra dieta.
- Camminare, basta poco per sentirsi leggeri e, ovviamente, un passetto alla volta.
- Pochi amici ma buoni. Per essere felice non conta il numero degli amici, e nemmeno la frequenza con cui li vediamo, ma la loro influenza nella nostra vita.
- Valigia minimal. Basta poco per viaggiare. Una valigia leggera con uno o due capi per ogni tipo di indumento.
- Infine, qualcosa con cui possiamo abbondare e farla finita con l’infinitamente poco: l’ozio.
“Tutte le cose che un uomo possiede lo dominano più di quanto egli domini loro” – Sigrid Undset.