Tutti noi proviamo a cambiare qualcosa di noi stessi nel corso della nostra vita: proviamo a mangiare meglio, ad allenarci, a cambiare lavoro o stile di vita. Tuttavia, il cambiamento è così difficile da affrontare. Ma perché? Forse non lo stiamo affrontando nel modo giusto. Christie Vanbremeersch lo spiega nel suo libro e, soprattutto, spiega cos’è il Kaizen: la filosofia giapponese del grande cambiamento a piccoli passi.
Kaizen: etimologia della parola
La parola giapponese Kaizen unisce due parole: Kai, che sta per cambiare, e Zen, che sta per migliore. La traduzione più giusto sarebbe “cambiare in meglio”, tuttavia, troviamo nella terminologia giapponese delle sfumature impercettibile e spesso intraducibili per noi occidentali.
Kaizen è, non solo un cambiamento in qualcosa di migliore, ma anche un miglioramento continuo, uno sforzo costante e invisibile, che ci porta a compiere piccoli passi quotidiani fino al raggiungimento del nostro obiettivo.
“L’unica costante della vita è il cambiamento” – Buddha.
La nascita della filosofia
Questa filosofia di vita e di cambiamento ha preso vita nel Giappone del dopo guerra. Il paese si trovava in un fortissimo stato di shock non solo economico ma anche, e soprattutto, sociale. La seconda guerra mondiale ha lasciato sul Paese del Sol Levante un solco indelebile, molto più profondo che nel resto del mondo, e il peso di quello che è successo è una colpa che porta sulle spalle l’umanità intera.
Oggi il Kaizen è tanto importante quanto allora. Vediamo ogni giorno quanto il cambiamento possa essere veloce e repentino, ma il nostro cambiamento personale deve essere lento e ponderato.
Il grande cambiamento a piccoli passi
Adattarsi a un grande cambiamento è complesso, faticoso e stressante e, in alcuni casi impossibile. Per questo il cambiamento deve essere affrontato a piccoli passi.
Non si porta a termine una maratona senza aver intrapreso il primo passo e poi il secondo, il terzo e così via. Ogni passo, per quanto piccolo possa essere, è importante e decisivo per la riuscita dell’impresa.
“Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.” – San Francesco.
Kaizen: il libro di Christie Vanbremeersch
La scrittrice Christie Vanbremeersch è l’autrice del libro che ha affrontato questa filosofia e ha cercato di proporla al mondo occidentale.
Vanbremeersch ha lavorato nel marketing, prima di fondare “Plume de vie”, una start up che si occupa della scrittura di biografie e libri relativi al management.
Il metodo P.D.C.A.
Quello affrontato nel libro nello specifico è il metodo P.D.C.A., uno dei metodi principali (ma non il solo) per mettere in pratica la filosofia Kaizen.
P.D.C.A. è un acronimo e sta per:
- Plan: prepara e pianifica accuratamente le tue azioni di miglioramento, basandoti su ciò che non va e che necessita di un cambiamento.
- Do: metti in atto le azioni che hai scelto di intraprendere.
- Check: controlla, verifica, assicura che le azioni che hai compiuti abbiano portato ai risultati da te sperati.
- Act: agisci, apporta dei cambiamenti su ciò che non ha funzionato. Alcune delle azioni che hai deciso di eseguire potrebbero non essere andate come speravi, per questo modificarle e adattarle alle nostre esigenze.
Alcuni consigli Kaizen
Seguire il metodo P.D.C.A. potrebbe sembrare semplice, ma non sempre lo è. Ecco alcuni consigli per mettere in pratica la filosofia Kaizen e garantirci il grande cambiamento a piccoli passi.
- Parti con una sola azione e semplice.
- Inizia con qualcosa che ti piace.
- Prova in compagnia. Ad esempio: se vogliamo iniziare a correre potremmo riuscirci meglio se coinvolgiamo qualche amico.
- Quando ti sembra che le azioni siano troppo semplici passa all’azione successiva o aumentale.
- Il cambiamento richiede tempo e costanza.
- Incoraggiati nel cambiamento, con dei mantra o con della musica che ti dia la giusta carica.