“L’anima non procede in linea retta, e neppure cresce come una canna. L’anima si schiude, come un fiore di loto dagli innumerevoli petali” – Khalil Gibran.
Il fiore di loto è uno tra i fiori più belli, famosi e conosciuti. Esso appare nelle opere artistiche, nei gioielli, sulla pelle, in un tatuaggio. Ma la sua fama non la deve solo alla sua bellezza esteriore, ma anche al suo significato.
Esso significa purezza, nel corpo e nell’anima. Esso appare, ovviamente, nella cultura asiatica, nel buddismo e nell’induismo. Ma ben presto si è fatto strada anche in occidente.
Caratteristiche del fiore del loto
Il fiore di loto è una pianta acquatica e appartiene alla famiglia delle Nelumbonaceae. Nel mondo esistono solamente due varietà di fiori di loto, diffusi principalmente in Nord America, in Asia e in Australia.
Questo tipo di fiore lo vediamo regnare in stagni e laghetti, in estate, tra giugno e settembre, periodo di fioritura. Cresce velocemente, fino a raggiungere il metro di altezza.
Il fiore galleggia sull’acqua grazie alle sue foglie, dalla caratteristica cerata. I petali sono grandi. Ogni fiore ne ha circa una ventina, linguati, nei colori del bianco, giallo o rosa. Sono fiori molto appariscenti, grandi, belli e profumati.
Il significato del fiore di loto
La cultura asiatica pullula di riferimenti a questo fiore, dall’induismo al buddismo. Ma in realtà ci sono riferimenti a questo fiore anche in alcune culture mediterranee, dagli egiziani agli antichi greci.
Nel buddismo il fiore di loto è il simbolo della purezza del corpo e della mente. Indica l’elevazione dell’uomo alla spiritualità. Esso, infatti, affonda le sue radici nel fango, ma si eleva puro e incontaminato. Allo stesso modo i buddisti raggiungono la spiritualità.
Questo fiore ha anche un secondo significato nella cultura buddista. Una delle sue caratteristiche, infatti, è quella di aprire la corolla di giorno e richiuderla di notte. Per i buddisti ciò simboleggia la rigenerazione e la forza vitale.
Ma nel buddismo il fiore di loto è molto di più, esso è considerato un fiore sacro. Seconda la leggenda, infatti, quando il piccolo Buddha cominciò a camminare, iniziarono a crescere fiori di loto ad ogni suo passo.
Il fiore di loto è molto presente anche nella cultura induista. Molte delle divinità induiste, infatti, sono rappresentate sedute su un fiore di loto nel momento della meditazione. Per questa ragione il fiore è strettamente legato alla meditazione, al benessere e alla pratica dello yoga.
Proprio quest’ultimo, infatti, ha dedicato alla pianta acquatica una posizione. La classica posizione delle gambe incrociate con le mani poggiate sulle ginocchia.
Il fiore nelle culture mediterranee
Come dicevamo il fiore di loto era presente anche nelle culture mediterranee, anche se sono più famosi i riferimenti dell’estremo oriente.
In Egitto, ad esempio, esso prendeva il nome di Seshen e fioriva nelle terre fangoso in seguito alle piene del fiume Nilo. Esso veniva poi offerto agli dei e utilizzato durante alcuni riti religiosi. In questo concetto il suo significato era quello della rinascita e della vita eterna, ed era il simbolo del Dio sole Ra.
Questa pianta appare anche nella cultura greca, anche se qui, forse, assume un significato un po’ meno profondo. È Omero a nominarli nell’Odissea, parlando del popolo dei latofagi, mangiatori di fiori di loto.
Regalare e tatuarsi un fiore di loto
Nell’odierna cultura occidentale il fiore di loto è molto presente. Ma cosa significa oggi regalarlo? Lo si dono a un’altra persona quando questa ha raggiunto i propri obiettiva di vita. Esso indica la nostra stima ed ammirazione, simboleggiando la perfezione.
“Sii come il fiore di loto: rinasci ogni giorno e affronta le avversità”
Oggigiorno il posto dove si possono trovare più fiori di loto è la pelle umana. Molti scelgono di tatuarsi il fiore di loto come simbolo di forza, di capacità di superare le avversità della vita. Se ad esso si accompagna una carpa koi, il disegno simboleggia l’individualità e la forza, la determinazione e il successo da conquistare.