Oggi vediamo un argomento di cui spesso si trovano informazioni e testimonianze discordanti. Per molti scrivere aiuta a mettere nero su bianco problemi e paure. Aiuta a viverle e a renderle reali. Per altri è una pratica che aiuta solo ad acquisire un abitudine. In queste tecniche di scrittura dell’anima rientra anche il diario della gratitudine. Oggi vediamo cos’è e come può esserci utile per vivere una vita più felice.
Il diario della gratitudine per i momenti difficili
Vediamo insieme come funziona e a chi può essere utile il diario della gratitudine attraverso il racconto di una storia che abbiamo letto online.
Durante la pandemia una giovane donna (la chiameremo Amelié) stava attraversando un momento difficile. Non per il lockdown, o meglio non solo per quello, ma piuttosto perché la madre non stava bene. Giorno dopo giorno la situazione la faceva sentire sempre più persa, sempre più piccola.
Amelié decise di fare qualcosa per ritrovare le forze perdute. Doveva essere forte, per gestire la situazione della madre, per vivere senza ansia la pandemia, per essere felice anche se sembrava non ci fosse nulla per cui valesse la pena esserlo.
La nostra giovane protagonista inizia a prendere l’abitudine di leggere. Ogni giorno dedica quindi 15/30 minuti del suo tempo alla lettura. In poche settimane questa abitudine diventa talmente importante e salutare che Amelié inizia a leggere i suoi libri per più di un’ora al giorno.
In uno di questi libri legge una storia che le apre la via per trovare la felicità giorno per giorno al di là delle cose brutte che le accadono e accadono al mondo. Il protagonista del libro viveva un momento di depressione. Per vincere la depressione, il ragazzo decideva di scrivere ogni giorno una lettera di ringraziamento a qualcuno.
Ringraziare sé stessi e gli altri
Amelié inizia così il suo percorso di ringraziamento di sé stessa e degli altri con il diario della gratitudine. Dopo soli due mesi di scrittura inizia a capire e comprendere che le sue riflessioni le portano tanti benefici a mente e corpo.
Ma che cos’è un diario della gratitudine? Si tratta di un diario in cui annotare le cose per cui siamo grati. Queste note possono essere scritte in modi diversi: potreste decidere di fare un elenco, scrivere una frase dedicata a qualcosa o a qualcuno, oppure fare delle vere e proprie descrizioni.
Nel prossimo paragrafo vediamo i benefici di questo strumento per capire come la storia di Amelié possa esserci utile per iniziare il nostro percorso di rinascita attraverso la scrittura.
I benefici del diario della gratitudine
Questo strumento ha un forte potere psicologico ed emotivo. Questo per diversi motivi, in primis perché mettere nero su bianco ciò che pensiamo – e che spesso rimane solo nella nostra testa – aiuta a renderlo reale.
Il secondo motivo è che il cervello viene come addestrato a trovare ciò per cui essere grati ogni giorno, scacciando i pensieri negativi. In pratica senza nemmeno rendercene conto superiamo in maniera naturale ed inconscia i nostri pregiudizi ed impariamo che spesso le cose buone o quelle belle sono di più di quelle negative e brutte.
Il cervello inizia a pensare positivo
Con il diario della gratitudine si innesca un meccanismo che impone al cervello di essere positivo. In poco tempo smettiamo di lamentarci, riusciamo a riflettere prima di parlare in situazioni che ci fanno arrabbiare, ma soprattutto le cose che prima ci sembravano difficili iniziano a diventare solo spunte blu sulla nostra to do list quotidiana.
Scrivere le cose che ci fanno stare bene e per cui siamo grati diventa liberatorio e catartico e con il tempo la qualità della nostra vita migliora a tal punto che diventiamo automaticamente più felici.
Amielié infatti è riuscita a superare la malattia della madre. Non ha potuto evitarle il dolore. Non ha potuto evitare che la pandemia la portasse a contrarre il covid. Nonostante ciò è riuscita a vivere queste esperienze negative nel presente, senza mai portarsele troppo dietro. Ha superato tutto e oggi può dirsi felice, anche se non mancano i momenti buii, che affronta con coraggio e forza, grazie anche al suo diario della gratitudine.