La via per la moda è green. E no, non stiamo parlando del colore verde, ma di un guardaroba più sostenibile, rispettoso per l’ambiente, gli animali e tutto il pianeta. Pensate di essere delle brave cittadine del mondo? Fate la raccolta differenziata e chiudete il rubinetto mentre vi lavate? Credete davvero che sia sufficiente? Il cambiamento passa per posti inaspettati, come l’armadio. Aprite le ante del vostro e guardate all’interno: cosa posso fare per avere un guardaroba più sostenibile?
Partiamo da ciò che abbiamo
Apriamo l’armadio, buttiamo tutto e realizziamo il nostro guardaroba più sostenibile! Per carità! Non è assolutamente questo il modo. Innanzitutto eco-sostenibilità va a braccetto con riciclo ed evergreen. Per questo tiriamo fuori tutto quello che c’è nel nostro armadio ed analizziamolo minuziosamente. Cosa c’è che può davvero essere ancora utilizzato?
Ovviamente dobbiamo avere ben chiaro il nostro stile, del “bellissimo questo, forse ci sarà l’occasione per indossarlo”. No, non ci sarà. Diciamoci la verità: non ci sarà mai l’occasione per indossare quei capi.
Guardaroba più sostenibile: i Must Have
Nell’attenta analisi che stiamo facendo al nostro guardaroba dobbiamo partire dai Must Have, quei capi ai quali non potremo mai e poi mai rinunciare.
Facciamo un passo indietro: dobbiamo avere ben chiaro il nostro stile, ma se non siamo sicure nemmeno noi di quale sia il nostro stile?
Riprendiamo i nostri Must Have e guardiamoli attentamente: cosa hanno in comune? Colori, tessuti, vestibilità. Eccolo qui il nostro stile.
Ma quanti capi dovremmo davvero avere?
Affinché il nostro guardaroba sia sostenibile dobbiamo abbracciare la filosofia del “meno si ha meglio è”. Less is More è un mantra della moda, ma è in realtà anche un inno alla sostenibilità.
Dobbiamo apprezzare quel poco che abbiamo e creare con una manciata di capi molteplici combinazioni. Lo spreco nel settore della moda è assurdo e irrazionale. Più la domanda cresce e più, ovviamente, cresce la produzione. Pensare che il settore della moda è tra i primi al mondo per emissioni di CO2.
Ma quindi esiste un numero massimo di capi che dovremmo avere nel nostro guardaroba affinché esso sia più sostenibile?
Una risposta a questa domanda arriva dalla scrittrice Courtney Carver che, nel suo libro “Be more with less”, dice che si può vivere benissimo con 33 capi per ogni stagione (primavera, estate, autunno e inverno). I 33 capi includono tutto, anche gli accessori.
Come capire se quell’abito lo indosseremo mai
Come dicevamo bisogna tenere nell’armadio solo ciò che davvero indossiamo. Ma come facciamo a capire se quell’abito lo indosseremo mai? Ci piace così tanto ed è lì che aspetta solo la giusta occasione per essere indossato. Occasione che, forse, non arriverà mai.
Il cambio stagione è il nostro punto d’analisi. Mettiamo via i vestiti invernali e tiriamo fuori quelli estivi (o viceversa). Nel farlo guardiamo attentamente ogni capo. “Ho mai messo questa maglietta questo inverno?”. Se la risposta è no, probabilmente non la metterai mai nemmeno il prossimo anno o quello dopo ancora.
C’è poi, un’interessante campagna, lanciata nel 2016, la #30wear. In pratica sfida chiunque ad indossare almeno 30 volte ogni abito comprato. Pensate che se acquistiamo una maglia oggi e la indossiamo una volta a settimana, tutte le settimane, impiegheremo sette mesi ad arrivare a 30. E se nel frattempo ne avremo comprata un’altra di maglietta e un’altra ancora? Ci servono davvero tutte queste maglie?
Guardaroba più sostenibile: la qualità paga
Infine, concludiamo con quella che potrebbe sembrare una banalità ma che, in realtà, non lo è. La qualità paga, sempre. E non si intende solo perché scegliamo quella marca specifica rispettosa dell’ambiente e attenta in ogni fase della produzione. Anche se già questo è un buon punto di partenza.
Sto parlando del fatto che un vestito di qualità può durare praticamente per sempre ed allora, in quel momento, il tuo guardaroba sarà davvero più sostenibile.