Le ricette perdute del ristorante Kamogawa è un romanzo giapponese del 2013, uscito solo recentemente in Italia. Trova oggi un terreno fertile e si assesta in quella sezione di romanzo culinario che ultimamente sta avendo sempre più successo. Sebbene sia un tipo di narrazione un po’ particolare, soprattutto per i canoni occidentali, è un libro che merita una possibilità, perché ci porta a scoprire un pezzetto di Giappone piatto per piatto.
Le ricette perdute del ristorante Kamogawa
“In un vicoletto di Kyoto, tra vecchi templi e piccole botteghe, c’è il ristorante Kamogawa. Un locale accogliente dove, con ricette uniche e preparate a regola d’arte, un padre e una figlia, aiutano i clienti a rivivere i momenti più importanti della loro vita”.
Non si tratta di un ristorante normale, quello gestito da Kamogawa e dalla figlia Koishi. I due protagonisti, infatti, non sono solamente abili cuochi, ma anche famosi investigatori.
Hanno la fama, infatti, di essere investigatori culinari. Sono in grado di rintracciare le ricette del cuore, quelle perdute nei ricordi del passato, dei quali non si ricorda più il nome, né gli ingredienti, ma se ne ricordano le sensazioni e le emozioni da esso suscitate.
Possono essere dei piatti unici o stravaganti o legati a un periodo speciale o particolare della vita dell’avventore. C’è un uomo che vuole mangiare ancora una volta gli udon che gli preparava la moglie scomparsa. O lo stufato di manzo che una vecchia signora ha mangiato al primo e unico appuntamento con il suo primo grande amore.
Kashiwai Hisashi
“Un libro caldo, evocativo, a tratti nostalgico, che mescola tutto il fascino fiabesco e rincuorante del Giappone al piacere e alla sensualità del cibo”.
Kashiwai Hisashi è l’autore de Le ricette perdute del ristorante Kamogawa. È scrittore, giornalista e consulente televisivo, classe 1952, di Kyoto.
Questo è solamente il primo romanzo della saga omonima che conta ben sette libri. In Italia al momento sono usciti solamente i primi due: Le ricette perdute del ristorante Kamogawa e Le piccole storie della locanda Kamogawa. Dalla saga è stata tratta, in Giappone, anche una serie tv.
Le ricette perdute del ristorante Kamogawa: un libro tante storie
“-Mi scusi, sa per caso se da queste parti c’è un ristorante? Si chiama Kamogawa-. L’uomo gli indicò il lato destro della via. Kuboyama attraversò e si avvicinò. Quel luogo pareva quasi circonfuso da un’aura di calore umano. Quel tipico calore da tavola calda che gli aleggiava intorno e l’eco delle risate che filtravano dall’ambiente interno costituivano un incantevole invito ad entrare”.
Il romanzo si compone da tante storie diverse. Ogni capitolo è come se fosse un racconto a sé stante. Tutti iniziano allo stesso modo: c’è qualcuno che cerca una ricetta perduta del suo passato e chiede aiuto ai proprietari del ristorante Kamogawa.
Il locale è un luogo abbastanza anonimo, senza nemmeno un’insegna, ma la sua fama porta sempre qualcuno alla ricerca dei loro particolari servizi.
I clienti arrivano e consumano la cena scelta per loro dai proprietari. Al termine della cena richiedono i servizi di investigazione culinaria e vengono condotti in un piccolo ufficio. Koishi parla con il cliente e cerca di raccogliere tutte le informazioni possibili e ogni dettaglio che esso ricordi sul piatto in questione.
Al cliente viene chiesto di attendere due settimane, al termine delle quali torna al ristorante e trova il piatto dei suoi ricordi. A quel punto Kamogawa gli spiega anche come si sono svolte le indagini.
“A Kyoto, alle spalle del tempio Higashi Hongan, al riparo dalle folate del monte Hiei, c’è un’osteria gestita da Kamogawa Nagare e dalla figlia Koishi”.