Immaginarsi in una metropoli giapponese ti lascia già di per sé stordita. Persa in un fiume in piena di incroci immensi, di grattacieli senza fine, compressa in un brulicante sovraffollamento. Normalmente non ci sarebbero grandi problemi. Basta accendere lo smartphone, inserire l’indirizzo verso il quale siamo diretti e crogiolarci nel confortante ritmo scandito dal navigatore. Normalmente. Ma non in Giappone. Tutto in Giappone è stravolto, stralunato, sottosopra e ci lascia con uno stato d’animo a metà tra ammirazione e confusione. In Giappone le vie non hanno un nome. Ma tranquilli, esiste un diverso modo per orientarsi in giro per le città del Sol Levante. Un metodo chiamato Jukyo Hyoji. Sarebbe altrettanto semplice, se solo noi occidentali sapessimo utilizzarlo.
Davvero le strade in Giappone non hanno i nomi?
In realtà alcuni nomi ci sono ma sono solo quelli delle strade principali. Esiste anche un nome molto simile alla nostra “via” ed è “dori”. Perciò quando vi cimentate con qualche indirizzo e trovate la parolina magica dori, allora si tratta proprio di una via.
Se la strada dove vi state recando ha un nome vuol dire che una grande arteria principale. Difficilmente vi ci state dirigendo a piedi. Forse la state utilizzando per spostarvi da un quartiere all’altro, se non da una città all’altra.
Comunque sia il nome vero e proprio della nostra via si trova subito prima della parolina magica dori (Takeshita – dori, Sanjo – dori, ecc).
Quando, invece, dobbiamo spostarci in giro per la città, tra le vie secondarie, stiamo pur certi che queste non avranno alcun nome. Questo ci confonderà, ma niente panico. In Giappone non serve il panico, tutto è studiato nel minimo dettaglio e anche loro, ovviamente, hanno un sistema per orientarsi nella città. Solo che è molto diverso dal nostro.
Jukyo Hyoji – il sistema stradale giapponese
Il sistema stradale giapponese si chiama Jukyo Hyoji e in realtà gli indirizzi esistono, ma per chi è abituato a nomi delle vie e numeri civici sarà abbastanza complicato farci l’abitudine.
Niente paura, forza e coraggio, ecco come si leggono gli indirizzi in Giappone.
Prima di tutto dobbiamo prendere un indirizzo come esempio: 3 – 17 – 5 Ueno, Taito – Ku, Tokyo. È l’indirizzo di un ristorantino di ramen a Tokyo.
Iniziamo a leggere l’indirizzo dalla fine. Non è difficile capire che il posto si trova nella città di Tokyo. Taito – Ku è il nome di uno dei 23 quartieri di Tokyo. Ma la metropoli giapponese non è divisa solamente in 23 quartiere. Ogni macro quartiere sarà poi divisa in ulteriori sotto quartieri. Così, una volta arrivati a Taito-Ku concentriamoci a Ueno, uno dei quartieri di Taito-Ku.
Infine, analizziamo i numeri. Li troviamo anche sui cancelli delle case. Possiamo considerarli come i nostri numeri civici, se vogliamo, anche se in realtà sono molto diversi.
In questo iniziamo a leggere dal primo numero. Ogni mini quartiere è anche esso diviso in macro e micro aree. Il numero 3 indica la zona di Ueno dove si trova il posto che cerchiamo. Queste zone hanno un nome, che non quartiere, potremo tradurlo come “isolato”, ed è Chome.
Una volta trovato il nostro Chome dovremo trovare la mini zona che cerchiamo all’interno del Chome numero 3 del quartiere di Ueno, in questo caso la numero 17.
L’ultimo numero, in questo caso il 5 indica il numero dell’edificio stesso. Ma attenzione, perché se abbiamo trovato l’indirizzo al numero 3 – 17 – 4 non vuol dire che il palazzo immediatamente successivo è il nostro. I numeri non sono in ordine.
All’interno del palazzo
Se già così abbiamo una gran confusione in testa sappiate che ancora non è tutto. Se abbiamo raggiunto il nostro indirizzo e ci troviamo di fronte un grattacielo, allora dobbiamo anche raggiungere il piano giusto. E come facciamo?
L’indirizzo che ci hanno dato potrebbe essere più lungo di quello esaminato prima. Potrebbe avere un quarto numero in capo a tutti gli altri, accompagnati da una F maiuscola. Quello è il nostro piano e di grattacieli con decine di piani ce ne sono a Tokyo.
Perciò se dobbiamo raggiungere, ad esempio, il piano F5, armiamoci di coraggio e raggiungiamolo. Ma attenzione, perché in Giappone non esiste il piano terra, ma quello che noi consideriamo tale è in realtà F1.
Tutto ciò potrebbe destabilizzare, e, probabilmente una mappa cartacea non è proprio quello che fa per noi. Ma non preoccupatevi. Google Maps, o altri navigatori per smartphone, possono leggere gli indirizzi giapponesi e portarci a destinazione senza troppo stress. Buon viaggio!