Il Giappone è conosciuto per i suoi fiori di ciliegio, la cultura del profondo oriente, il cibo e i mille modi in cui descrivono poeticamente la fusione tra la natura e la psiche umana. Ma è conosciuto anche, e soprattutto, per la sua eccentricità, le sue bizzarrie e stravaganze, anche in luoghi che, solitamente sono rilegati alla cultura, come i musei.
E ovviamente, chi siamo noi per dire che questa non è cultura? Anche conoscere le cose più assurde e sconvolgenti di questo mondo è cultura. Anche scoprire ogni aspetto e sfaccettatura di quelle cose da cui solitamente stiamo alla larga, che ci fanno ridere o che ci creano un certo imbarazzo. E già, perché in Giappone l’imbarazzo non esiste.
Ecco alcuni dei musei più curiosi e bizzarri del paese del Sol Levante.
Museo della cacca
L’Unko Museum di Yokohama è il museo della cacca, tutta finta ovviamente. Oltre a varie esposizioni il museo offre numerosissime attività in un mondo che solitamente ci disgusterebbe ma che qui prende una piega del tutto inaspettata. Le cacche in questione, infatti, non sono affatto brutte e puzzolenti, ma colorate e simpatiche, con la classica forma del cartone giapponese, che ricordano la famosa cacca rosa di Arale.
Museo dei sassi
Tutte le opere esposte al Chinseikikan di Chichibu sono sassi, solo e semplicemente sassi, creati dalla natura e non ritoccati in alcun modo dall’uomo. Ma hanno, ovviamente, una particolarità che li rende unici, nei loro lineamenti si possono scorgere dei volti umani, e non solo. 1700 sassi che ricordano volti umani e animali, come quello di Elvis, di E.T. o del pesciolino Nemo.
Musei del Ramen
Il cibo è una delle attrazioni principali del Giappone e i giapponesi lo elevano spesso a un livello culturale da museo. Per questo esiste più di un museo dedicato al ramen. Lo Shin Yokohama Museum a Yokohama, è sia un museo che un parco divertimento, interamente dedicato al ramen.
Il Momofuku Ando Instant Ramen Museum di Osaka è, invece, sì un museo dedicato al ramen, ma questa volta solo ed esclusivamente istantaneo.
Meguro Parasitological Museum
Questo è uno di quei musei a cui è vietato l’accesso ai deboli di stomaco. Qui sono esposti ben 60 mila diversi parassiti, ma anche animali ed esseri viventi infestati da essi. Per chi ha il fegato di attraversarlo tutto si potrà, infine, ammirare il pezzo forte del museo: una tenia lunga quasi nove metri. Quest’ultima è stata donata da un paziente che ne era stato infestato mangiando pesce crudo.
Museo del bucato e del lavaggio a secco
A Tokyo si trova il Kenji Igarashi Memorial Dry Cleaning & Laundry Museum, il museo del bucato e del lavaggio a secco. Kenji Igarashi, a cui è dedicato il museo, fu il fondatore del lavaggio a secco in Giappone.
Trick Art Museum
Di Trick Art Museum non ce ne è uno solo, ma ben tre. Si tratta di musei delle illusioni ottiche, un viaggio psichedelico attraverso labirinti, illusioni, effetti 3D e bizzarri scherzi visivi.
Museo delle fognature
Cosa succede nel mondo segreto, nascosto e alquanto disgustoso delle fognature? Ce lo spiega l’interattivo Museum of the Sewerage, a Tokyo, che ci accoglie con un enorme uomo nella sua più intima privacy e ci accompagna attraverso un viaggio tra tubi e scarichi.
Museo del bottone
Infine, non sarà così stravagante come gli altri ma altrettanto unico nel suo genere, è l’Iris Button Museum di Osaka. Qui sono esposti circa 1600 bottoni, provenienti da tutte le epoche, da diversi luoghi nel mondo e realizzati con i più svariati materiali.
La cultura giapponese è coinvolgente, stravagante e talvolta imbarazzante, in tutte le sue sfaccettature, anche quelle che per noi occidentali sembrano totalmente assurde.