Il Giappone non è solamente la cultura dell’armonia e della serenità, delle città d’arte, tra antico e moderno, dei vecchi templi e degli ambienti naturali in contrasto. Come ogni luogo del mondo è pregno di una lunga storia, talvolta rosea e fiorente, altre volte cupa e nera. Dai tempi remoti, in cui il mondo non era ancora il pianeta globalizzato che conosciamo oggi, alla storia moderna, che anche se con un velo di democrazia in più, non è meno crudele e sanguinosa. È vero che oggi il paese del Sol Levante è divenuto una meta turistica gettonata, per i più appassionati o per i semplici curiosi, ma non possiamo non ricordare uno dei momenti più neri non solo per il Giappone, ma per il mondo intero. Un viaggio a Hiroshima e Nagasaki per non dimenticare è da includere nella nostra scoperta del Giappone.
Le bombe atomiche
Era il 6 Agosto 1945 quando l’aeronautica militare statunitense sganciò la prima bomba atomica, quella su Hiroshima. Tre giorni dopo venne sganciata una seconda bomba questa volta sulla città di Nagasaki. Gli effetti furono devastanti, due intere città furono rase al suolo causando la morte diretta di 200 000 civili.
Si parla di morte diretta perché quelle vittime furono forse più fortunate a perire immediatamente. Il numero delle vittime causate dalle radiazioni fece poi aumentare il numero totale esponenzialmente. Senza contare che le radiazioni si protrassero su tutto il territorio per diverse generazioni a seguire, fino a pochi anni fa.
L’America ha sempre dichiarato, da allora, che le bombe atomiche sono servite a terminare la Seconda Guerra Mondiale con diversi mesi di anticipo, evitando innumerevoli morti in più. Ma l’opinione pubblica non solo del Giappone ma del mondo intero non è mai stata d’accordo. Le conseguenze hanno lasciato una ferita così profonda nell’animo umano che da allora la bomba atomica non è mai più stata utilizzata.
“Sapevamo che il mondo non sarebbe stato più lo stesso. Alcuni risero, altri piansero, i più rimasero in silenzio… Adesso sono diventato morte, il distruttore di mondi. Suppongo lo pensammo tutti in un modo o nell’altro” – Robert Oppenheimer
Visitare Hiroshima oggi
Oggi le città di Hiroshima e Nagasaki non sono più contaminate e possono essere incluse in qualsiasi tour del Giappone. Visitarle è tuttavia un’esperienza che cambierà il nostro modo di vedere il mondo.
Hiroshima si può facilmente visitare in un giorno partendo da Osaka o Kyoto, ma per non perdere nulla possiamo anche optare per una notte in qualche struttura vicina, come detto non vi è più alcun pericolo oramai.
Se immaginiamo di arrivare e trovare solamente un cumulo di macerie ci sbagliamo. La città è stata fedelmente ricostruita. Sono stati eretti nuovi palazzi, viali alberati ed edifici, ma con pazienza e dedizione i Giapponesi hanno voluto ricostruire anche la loro storia più profonda, spezzata in un istante insieme a tutte le loro vite.
Per entrare subito nel vivo dell’atmosfera che si respira qui dovremmo iniziare visitando il Parco della Pace, location che ho avuto modo di vedere con i miei occhi. La città è oggi viva e vivace e nulla sembra ricordare l’orrore del passato. Ma al centro di essa è stato costruito il Parco della Pace, proprio nel punto esatto della detonazione della bomba atomica.
Prima di tutto possiamo osservare uno dei pochissimi edifici ancora riconoscibili, ad appena 100 metri dall’esplosione. Inoltre, il parco è costellato di monumenti in memoria della vittime, come il Cenotafio, dove sono riportati i nomi di tutte le vittime accertate. La fiamma che c’è all’esterno del museo resterà accesa finché non verrà eliminata l’ultima bomba atomica al mondo.
Infine, poco distante da Hiroshima c’è quello che probabilmente è il castello più famoso del Giappone, il castello di Himeji, o Airone Bianco, recentemente restaurato.
Visitare Nagasaki oggi
Anche Nagasaki è facilmente visitabile, anche se più distante dalle città principali e quindi meno turistica di Hiroshima. Oggi la città è rinata, fiorente e piena di vita. Un porto affacciato sul mare, pieno di luce e vivacità che nasconde sotto il manto vellutato della sua rinascita ferite profonde che ancora sanguinano nell’animo di tutti gli abitanti.
Anche qui troviamo, nel punto esatto della detonazione un Parco della Pace, l’Hypocenter Park, per non dimenticare mai. Sempre per questo motivo la città ospita il Museo sulla Bomba Atomica, con mostre sull’attacco del 1945.
Ma a Nagasaki c’è molto più che il ricordo della bomba atomica, possiamo visitare numerosi templi e santuari, nonché la prima chiesa cattolica di tutto il Giappone.