La settimana scorsa abbiamo parlato di uno dei grandi successi letterari della scrittrice Mia Another. Questa settimana vogliamo, invece, presentare il romanzo che l’ha lanciata nel panorama letterario italiano: Come petali di ciliegio, un altro appassionato viaggio nel paese del Sol Levante.
Come petali di ciliegio: trama
Isabel Devlin è la nostra protagonista, irlandese di nascita, vive da un anno a Tokyo. È in Giappone per studiare la tecnica del fumetto ed è determinata a farsi strada in questo campo.
La vita della ragazza potrebbe essere come quella di molte sue coetanee fuori sede. Condivide in un piccolo monolocale con una sua compagna di corso, Mei, e ha una relazione con un ragazzo di Seattle che frequenta Pediatria, Tyler. Anche Tyler condivide l’appartamento, con un altro ragazzo, il suo amico di vecchia data Ryuu.
Ryuu studia neurologia e pratica sport, è bello e colto ed è il perfetto e sensuale mix tra occidente e oriente. Ma ha anche un altro lato, nascosto: Ryuu si rivela essere un esperto di Kinbaku, l’arte del bondage giapponese.
Tyler vorrebbe che l’amico accettasse Isabel, ma in realtà a Ryuu non va molto a genio la ragazza. Questo per lo meno fino a quando non succede l’inevitabile, che stravolge tutti gli equilibri.
Isabel ha a che fare con un progetto scolastico che prevede l’illustrazione del kinbaku e per capire di cosa si tratta chiede a Ryuu una dimostrazione pratica.
La ragazza viene travolta da un turbinio di emozioni e sensazioni durante la pratica e, appena terminata la sezione di bondage, corre da Tyler per essere soddisfatta.
Tuttavia, proprio mentre è insieme al suo ragazzo, Isabel scopre che non è con lui che vorrebbe stare, ma con Ryuu, ovviamente.
Il triangolo si consuma tra passione e gelosia, sensazioni ed emozioni difficili da decifrare che dipanano le relazioni tra i tre, attraverso scene d’erotismo e pene d’amore.
Non è solo un romanzo rosa
Per alcuni affibbiare il titolo di “romanzo rosa” non è sempre un complimento. O meglio, lo è, ma non tutti amano il genere e in molti lo superano senza neanche guardarlo.
Come petali di ciliegio rientra in questa categoria, ma non ci è voluto molto prima che emergesse dalla sua categoria per entrare di diritto in una di quelle letture che va ben oltre la semplice storia d’amore.
Mia Another ci ha abituato alla sua dote descrittiva. La storia si espande, infatti, attraverso le descrizioni di una Tokyo che, in questo caso, appare più sensuale che mai. Le parole della scrittrice ci portano dentro le mura delle case di periferia, i vicoli della città, le stazioni della metropolitana, i templi buddisti, le avveniristiche università, i viali, i ciliegi in fiore.
Come petali di ciliegio: erotismo orientale
In questo romanzo troviamo la classica penna descrittiva di Mia Another, le storie d’amore al limite, quelle impensabili e improbabili. Sono quelle storie d’amore che i protagonisti non si aspettano, ma i lettori sì.
E in tutto questo troviamo qualcosa che, probabilmente, non ci saremmo mai aspettati: l’erotismo orientale e l’arte della legatura giapponese.
Complice, forse, il filone della letteratura erotica rosa, partito con Cinquanta sfumature di Grigio, ci ritroviamo a leggere qualcosa che non sapevamo nemmeno di voler conoscere.
Di Come Petali di Ciliegio hanno scritto: “Se qualcuno mi avesse predetto che mi sarei potuta appassionare all’arte della legatura erotica non gli avrei creduto. Che viaggio bellissimo è questo romanzo!”.