“Amavo i luoghi silenziosi di Kyoto, i luoghi che contenevano il mondo intero in un attimo senza vento. Dentro i templi, la Natura tratteneva il respiro. Tutto il desiderio veniva messo a riposo nell’immobilità e distillato in una pura semplicità” – Pico Iyer.
Arashiyama ci ricorda il “Giappone vero”, quello dipinto su un paravento o disegnato in un cartone animato. Quello ricco di colori, affacciato su una veranda, ai piedi di un monte, con il bosco intorno.
Arashiyama, a due passi da Kyoto è un quartiere che, in quindici minuti di treno, ci catapulta dal cuore della città al connubio idilliaco tra natura e tradizione.
Ad ovest di Kyoto, incastonata fra le montagne, adornata da boschi e foreste di bambù, arricchita da storia e cultura, sorge una perla che, seppur turistica, ha mantenuto la più profonda cultura giapponese.
I colori di Arashiyama
Arashiyama è famosa per la foresta di bambù, file infinite di verde che si estendono verso il blu del cielo. Ma non è solo questo. Arashiyama si tinge di rosa e bianco, in primavera, quando fioriscono i ciliegi.
In autunno i boschi si incendiano di rosso, arancio e giallo, mentre le foglie cadono e il bambù, in contrasto, rimane verde tutto l’anno. E quando l’inverno ci regala la neve, la foresta di bambù viene spolverata di bianco, lasciando intravedere ancora il verde dei fusti che cercano il blu del cielo.
La foresta di bambù
Ad appena qualche centinaio di metri dalla stazione del treno, che abbiamo utilizzato per raggiungere Arashiyama, troviamo l’ingresso per la foresta di bambù. Sembra di ritrovarsi in un luogo fatato.
Una stretta via percorribile a piedi si ritaglia la sua fetta di spazio tra gli alti fusti delle piante di bambù. E il cielo è una linea sottile sopra le nostre teste, che segue il percorso del sentiero, rubando spazio alle cime delle piante che fameliche bramano la luce del sole.
È proprio quest’ultimo che in questo contesto fa fatica a giungere. Timidi raggi riescono a farsi spazio tra i fitti arbusti, che lo nascondono alla vista di chi percorre il sottoforesta. Inevitabilmente lo sbalzo termico si fa sentire, rendendo le più afose giornate estive, un esperienza appagante e imperdibile.
Perché la foresta di Arashiyama è unica
La foresta di bambù di Arashiyama non è grandissima, e solamente nei dintorni di Kyoto ce ne sono diverse. Ma questa è l’unica percorribile, in quanto il sentiero creato ci regala la possibilità di immergerci nel cuore di essa, ritrovandoci completamente avvolti dal verde delle piante, dal vento che soffia tra le fronde e dal cielo che a fatica si mostra tra le foglie.
Cerchiamo di cogliere i momenti meno affollati, per assaporarne la vera essenza, sentire il suono del vento che fruscia tra il bambù, intonando note magiche e perdersi in quello che un luogo senza tempo.
È possibile trovare foreste più estese, ma nessuna ci dona la bellezza della foresta di bambù di Arashiyama. Le piante di bambù si stringono così fittamente l’una all’altra da rendere impraticabile il percorso, che anche volendo provare diventa claustrofobico e incredibilmente intrigato.
Non solo bambù
Tuttavia se decidiamo di dirigerci ad Arashiyama prendiamoci un’intera giornata e partiamo al mattino presto. Nonostante disti solamente 15 minuti dal centro della città e la foresta è percorribile in pochi minuti, date le ridotte dimensioni, essa non è, infatti, l’unica cosa da vedere.
Senza contare che ogni cosa va assaporata con calma e tranquillità per coglierne la vera essenza e tornare in città più rigenerati che mai.
Dopo di ciò possiamo continuare il nostro tour a due passi da Kyoto, visitando il tempio Gio-Ji, appena fuori la foresta. Le piante che la circondano si diradano, divenendo meno fitte della foresta, ma rendendo comunque l’idea che il luogo di culto è un tutt’uno con la natura. Tuttavia le piante, la loro disposizione, il sottobosco, è tutto troppo perfetto per non accorgersi che dietro di esse vi è l’intervento umano.
C’è poi il giardino Zen di Tenryu-ji, la passeggiata lungo il fiume e molto altro. Arashiyama è sempre bella da vedere, in ogni stagione, e, se ci troviamo nei pressi di Kyoto, è uno di quei luoghi che non possiamo lasciarci scappare.