Siete pronte? Si parla di babywearing. Un articolo dedicato alle mamme, soprattutto a quelle più sportive a cui piace condividere con il proprio pulcino momenti di svago e attività fisica.
Cos’è il babywearing?
Il babywearing è la pratica di portare i bambini a stretto contatto con il proprio corpo. Lo si pratica con il sostegno di una fascia ergonomica sin dai tempi antichi.
Oggi è diventato un modo per creare un contatto unico con il proprio neonato, ma anche per creare momenti di gioco, movimento e sport tra mamma e bambino.
Questa pratica è inoltre comoda anche solo per il semplice spostamento del bimbo e della mamma senza dover utilizzare supporti diversi dal proprio corpo.
Benefici fisici e psicologici
Qualche settimana fa abbiamo parlato dello Yoga in fascia per rimettersi in forma. Anche li avevamo accennato al fatto che quella pratica di movimento parte proprio dal principio del babywearing.
Come per lo Yoga in fascia, il babywearing in sé e per sé porta benefici fisici e psicologici. Anzitutto perché il bambino nasce, come ogni altro animale, per essere portato, cullato e sostenuto dalla mamma, non solo nel grembo, ma anche nei primi mesi di vita.
Il contatto creato da questa pratica è quindi funzionale alla crescita fisiologica del bambino, che impara a vivere fuori dal grembo materno, piano piano, attaccandosi all’unica cosa che conosce: la mamma.
La mamma pure usufruisce dei benefici di questa pratica imparando ad ascoltare il suo bambino e a capire quali sono i suoi bisogni e le sue abitudini.
Babywearing e sport
Eccoci alla parte pratica. Il babywearing può essere anche fonte di movimento utile alle mamme sportive che vogliono rimettersi in forma subito dopo il parto.
La prima cosa da fare è imparare a montare il proprio bebè nella fascia. Ce ne sono di diversi tipi online, ma più o meno tutte funzionano con lo stesso sistema. Si avvolge la fascia intorno al corpo della madre seguendo delle linee guida. Si infila poi il bambino con delicatezza all’interno della fascia che lo ancorerà saldamente al petto della madre (oppure alla schiena).
Una volta imparato come portare il bambino in fascia, potrete scegliere il tipo di allenamento che più fa per voi.
Il primo consiglio che vi do è quello di camminare. Imparare a muovervi con il vostro bambino addosso, respirando nel modo corretto.
Successivamente potrete cimentarvi in qualche sessione di allenamento all’aperto. Molte mamme si ritrovano al parco e svolgono circuiti leggeri, in cui squat e affondi sono gli esercizi di base.
Inutile dire che inizialmente non saranno gli addominali la vostra priorità. Ad ogni modo, una volta recuperate le basi della vostra forma fisica e un minimo di elasticità corporea, potrete passare ad altri tipi di esercizio da fare senza fascia, ma sempre in compagnia di vostro figlio.
Conclusioni sul babywearing
Tenendo conto che in occidente la pratica del babywearing non è proprio una competenza innata, vi sarà utile documentarvi online o frequentare qualche corso dedicato.
Se ci fate caso, sono principalmente le donne di colore ad avere sempre a presso i propri bimbi fasciati sul petto o sulle spalle, mentre le donne occidentali tendono ad utilizzare supporti esterni e anche la pratica delle fasce si è andata perdendo nei Paesi europei con il ‘900.
Cercate online o sui social networks gruppi in cui potrete confrontarvi sul come effettuare correttamente il babywearing. Affidatevi ad un professionista dell’infanzia che conosce la pratica e che può consigliarvi su come fare nel miglior modo possibile.
Come ogni cosa: non lasciatevi guidare solo da ciò che avete trovato su YouTube. Studiate bene la cosa per capire anzitutto se è ciò che fa per voi e il vostro bambino.