Abbiamo spesso parlato di mindfullness e di meditazione volta a dominare ansia e stress. Oggi vediamo una guida per attuare la disciplina meditativa in cinque semplici fasi per praticare sia se si è adulti sia se si vuole condividere questo momento con i più piccini.
Come iniziare a meditare?
Iniziamo col dire che fare attività di mindfulness, ovvero di meditazione, significa aver raggiunto la consapevolezza di ciò che si è e si rappresenta all’interno di un ambiente specifico.
Immaginate quindi di guardarvi dall’esterno e di sollevarvi da ogni giudizio. Questo tipo di meditazione, che nasce da tecniche di derivazione buddista, si pratica con lo scopo di raggiungere un benessere mente corpo utile a liberare il proprio spirito dai giudizi propri e altrui.
In pratica, grazie a questi esercizi si riuscirà a scacciare l’ansia e lo stress perché si avrà una nuova consapevolezza del proprio posto nel mondo. Per praticare questo metodo di meditazione vi basterà iniziare sdraiandovi supini a terra ed attuando una respirazione costante.
Durante la respirazione…
Durante la fase della respirazione, il focus dovrà essere spostato su tutti i punti del corpo in maniera progressiva partendo dai piedi fino ad arrivare alla testa.
Quello che si andrà a fare è una sorta di scansione del proprio corpo per imparare ad ascoltarlo e capire quali sono i segnali che ci manda per dimostrarci che c’è qualcosa che non va, che va cambiato.
Ecco perché questo tipo di meditazione a molti benefici, il primo è sicuramente quello di assumere il controllo dei propri pensieri negativi in modo da scacciarli e proiettare la mente verso la realtà delle cose. Una realtà che spesso è più positiva di ciò che vediamo e che spesso ci crea ansia e stress.
Adottando la pratica della mindfulness migliorerà la percezione emotiva che abbiamo di noi stessi e degli altri, migliorerà il nostro umore e non saranno più necessari i trattamenti medici e terapeutici.
Tecniche di meditazione mindfullness
Vediamo ora quali sono le tecniche e gli esercizi di meditazione mindfulness che potranno aiutarvi ad approcciarvi a questa pratica raggiungendo uno stato di pace ed equilibrio nel minor tempo possibile.
La mindfulness riguarda le emozioni e il pensiero, ma anche il corpo ed il respiro. Quindi ogni esercizio è incentrato su una questione diversa dall’altra: ci sono esercizi per l’ansia, esercizi per dormire, esercizi per scacciare i pensieri negativi, ma anche esercizi sul respiro e altri dedicati proprio ai bambini.
Mindfullness per l’ansia
Vediamo quindi ora i primi esercizi di meditazione, ovvero quelli per l’ansia. Se la sensazione che hai è che tutto sembra sfuggirci di mano, se ti manca il controllo e ti si crea un senso di angoscia costante, quello che dovrei fare e inspirare lentamente per immagazzinare quanta più aria possibile nei tuoi polmoni.
Dovrai poi gradualmente espirare e ripetere l’esercizio per almeno 10 volte (o fin quando il senso di angoscia non si placa). Mano mano che acquisirai familiarità con questo esercizio imparerai anche a rallentare il respiro per permettere all’organismo di rilasciare quanta più anidride carbonica possibile.
Ti accorgerai che durante l’esercizio il battito cardiaco rallenta, permettendo all’individuo di ritrovare la quiete interiore passo dopo passo e con il tempo l’ansia scomparirà del tutto.
Meditazione per dormire meglio
Se il tuo problema è che le condizioni di stress ti impediscono di dormire regolarmente o di dormire bene, l’esercizio di meditazione che dovrei fare è quello di distenderti in una posizione comoda e focalizzare l’attenzione sul tuo respiro a livello della pancia.
Ascolta il ritmo del tuo respiro e lasciati ipnotizzare dal movimento di salita e discesa che fa il tuo ventre. In quel momento raccogli i pensieri e osserva attentamente gli alluci dei tuoi piedi.
In poco tempo ritroverai la calma necessaria e ti sintonizzerai con il tuo corpo al punto tale che ti addormenterai e vivrai un sonno profondo. Molto simile a questo esercizio e anche quello dedicato alla mindfulness per i pensieri negativi, dove basterà ritagliarsi cinque minuti liberi per sedersi in silenzio di fronte ad un orologio.
Anche qui si dovrà ascoltare il proprio respiro osservando il tempo che scorre tramite le lancette. Una volta che si sarà presa familiarità con il respiro e che l’occhio avrà individuato il movimento dei secondi si andrà ad iniziare un conto alla rovescia da 10 a zero per almeno cinque volte. Vedrete che i pensieri negativi saranno scomparsi.
Respiro e … bambini
Abbiamo parlato molto di respiro. Ora vedremo la meditazione utile come training per insegnare anche ai nostri bambini a calmarsi nei momenti di iperattività.
Infatti, la disciplina del respiro aiuta a mantenersi concentrati sul corpo e sulle proprie mozioni, andando ad allontanare il giudizio che si percepisce degli altri su di noi e viceversa. Anche i bambini iperattivi spesso sentono questo giudizio su se stessi, tanto che utilizzano l’iperattività per attrarre l’attenzione degli adulti.
Come fare quindi a calmare i nostri bambini in questi momenti di sovrastimolazione? Attuando degli esercizi che sono anche dei giochi utili per scacciare stati ansiosi e negatività. Uno tra i più utilizzati è il gioco dell’uomo ragno, dove il bambino viene stimolato ad impersonare il super eroe dei fumetti concentrandosi solo sui suoi sensi di ragno, ovvero su ciò che sente, vede, tocca, annusa o gusta. Giocando, questa concentrazione si riversa sul respiro in maniera inconscia e il bambino si calma.