Mai sentito parlare del profumo orientale al sandalo? Forse si, ma non sapete che questa fragranza che avvolge e coinvolge nasce da un alberello che può arrivare fino ai 9 metri d’altezza. Stiamo parlando di una pianta parassita che nei secoli ha regalato emozioni fortissime a tutti coloro che ne hanno estratto il suo prezioso olio essenziale, definito anche da alcuni come il profumo degli dei. Scopriamolo insieme in questo articolo.
Sandalo: tradizione, pregi e difetti
Come abbiamo visto nella nostra introduzione il sandalo è una delle essenze più antiche al mondo. Il profumo nasce dall’omonima pianta da cui viene estratto un prezioso olio essenziale profumato che ha raccontato la tradizione di India, Sri Lanka, Malesia, Indonesia e Taiwan per oltre 4000 anni.
Da secoli infatti viene utilizzato come cosmetico, incenso o ancora come ingrediente nei preparati per l’imbalsamazione. Prima ancora però divenire un’essenza definita da alcuni afrodisiaca è stato quindi un ingrediente farmaceutico utilizzato come disinfettante.
In questo articolo scopriamo come si produce, perché era così amato nell’antichità anche da grandi miti come quello di Cleopatra, ma soprattutto ne vediamo pregi e difetti. Il primo grandissimo pregio è la bontà del suo Roma e l’effetto che la sua fragranza provoca al nostro lato emotivo e psichico.
Un profumo legno resinoso che dona ricchezza e corpo a chi lo indossa. Non solo, è talmente persistente che evoca catarsi spirituale. Il sandalo infatti stimola la parte destra del cervello andando a favorire creatività e intuito. Rilassa corpo e mente in modo da rendere la comprensione delle situazioni evolutive della nostra quotidianità migliore.
Quindi non ha difetti?
Parlavamo di pregi e difetti del profumo al sandalo. Abbiamo visto come questa fragranza sia stata utilizzata sin dall’antichità con usi diversi ma sempre terapeutici.
La domanda sorge quindi spontanea: questo profumo non ha difetti? Molti terapeuti lo utilizzano per le loro sedute di meditazione, e molti pazienti lo considerano come un’aroma che dona serenità e saggezza. È pur vero però che tantissime persone non sopportano la persistenza del profumo al sandalo.
Se quindi vogliamo trovare un difetto a questa fragranza del tutto naturale è proprio questo suo lato potente, intenso, che spesso pervade talmente tanto le nostre narici che può risultare fastidioso.
Come si produce il Sandalo?
Vediamo ora come si produce il sandalo. Abbiamo detto che proviene dall’omonima pianta che è anche un albero parassita. Descritto in questo modo potrebbe sembrare che ci si debba sbarazzare di questo elemento naturale, piuttosto che estrarne qualcosa di così paradisiaco.
È proprio da questo che nasce l’olio essenziale da cui poi viene creato il profumo al sandalo. Nei tempi antichi infatti questa pianta veniva estirpata proprio per le sue caratteristiche parassitarie. Nel tagliarla alla base però ci si accorse che il legno secerne va un olio dagli odori disarmanti.
Fu così che si pensò di estrarre l’olio essenziale dalla pianta e di creare l’essenza per distillazione a vapore delle sue radici. Ad oggi, una volta tagliato il legno, prima lo si sottopone ad essiccatura e poi lo si polverizza. Polvere e olio essenziale vengono poi sottoposti alla procedura di distillazione che crea il profumo da imbottigliare.
Cleopatra e il sandalo
Accennavamo nei paragrafi precedenti a come il sandalo sia stata una delle fragranze più amate dai miti dell’antichità. In particolare è rimasta nella storia come la fragranza preferita dall’imperatrice Cleopatra.
La regina d’Egitto infatti utilizzava questo profumo sia come rilassante che come afrodisiaco. Un’arma di seduzione che ha permesso alla nobile donna di trasmettere anche la sua potenza energetica.
Non a caso il legno di sandalo come anche il palo Santo vengono utilizzati come talismani e amuleti. Gli indiani consideravano la pianta come un legno sacro, simbolo di gentilezza e della presenza del divino nell’ambiente circostante. Grazie a queste credenze se puoi sviluppata anche la percezione benigna della fragranza che allontana gli spiriti maligni e quindi protegge e riscalda con il suo aroma balsamico.