Il Giappone non è un paese cristiano, per questo non festeggiano il Natale come noi. Perlomeno non lo fanno dal punto di vista religioso. Tuttavia, con la globalizzazione, l’occidente lo ha esportato anche nel paese del Sol Levante, anche se non si tratta più di una festa religiosa, ma di puro consumismo. Rimane una bella esperienza da vivere e se siete in Giappone per le feste, ecco cosa fare a Natale e Capodanno.
Vigilia di Natale di coppia
Come detto, il Natale in Giappone non è una festività natalizia. Per questa ragione non è quell’occasione per riunirsi con tutta la famiglia, come lo intendiamo noi in occidente.
Tutt’altro, si tratta di un’occasione per ritrovarsi con gli amici. La tradizione della vigilia ricorda molto il nostro San Valentino. Si tratta, infatti, di una festività da passare in coppia, a cena fuori, o l’occasione per un primo appuntamento romantico. Si aspetta con ansia che qualcuno ti inviti a cena fuori per la Vigilia, un po’ come ci si aspetta che qualcuno ti inviti al ballo di fine anno. E se non hai un appuntamento allora faresti meglio a rimanere a casa, perché in giro ci saranno solamente coppiette!
KFC
Forse non è esattamente la nostra versione della cena romantica di San Valentino, ma per i Giapponesi non c’è niente di meglio di passare la sera della vigilia con la propria dolce metà a mangiare il pollo fritto di KFC.
In realtà, mangiare da KFC il 24 a sera è praticamente impossibile. Questo perché letteralmente tutto il Giappone vuole mangiare pollo fritto quella sera.
La richiesta è così elevata che le ordinazioni devono essere fatte almeno un mese e mezzo prima. Soprattutto chi decide di passare la Vigilia a casa, con amici e parenti, ordina questo speciale pasto. Questo vuol dire che non possono esserci organizzazioni dell’ultimo minuto.
La tradizione risale al 1970, quando il primo manager del primo KFC giapponese ebbe l’idea del bucket natalizio, uno speciale “secchio” di pollo fritto, pensato appositamente per la cena della vigilia.
Pochi anni dopo lo stesso manager ha dato vita a una delle campagne pubblicitarie più grande mai fatta e, ad oggi, il pollo di KFC è il pasto di Natale più popolare di tutto il Giappone.
Dolci di Natale e altre tradizioni
Per quanto riguarda la parte consumistica, le tradizioni sono molto simili a quelle occidentali. Ciò vuol dire albero di Natale, luminarie e regali. I Giapponesi impazziscono, in particolar modo, per le luminarie. Spettacoli di luci riempiono centri commerciali, piazze, ristoranti e case di tutto il paese, da metà novembre a metà febbraio.
Se state cercando il dolce di Natale giapponese più popolare è il kurisumasu keki, immancabile per il 25. Si tratta di un dolce leggero e spugnoso, con un ripieno di panna montata, glassa e fragole.
Capodanno: tutto un’altra cosa
Ma passiamo al Capodanno, perché se il Natale altro non era che consumismo e qualche tradizione “rubata” all’occidente, il Capodanno è tutta un’altra cosa. In questo giorno potremo immergerci davvero nelle tradizioni giapponesi.
L’inizio di un nuovo anno è importante anche perché ogni anno cambia il segno zodiacale (quelli giapponesi sono annuali). Il 2023 sarà l’anno del Coniglio d’Acqua.
Il Capodanno è un momento molto sentito e ci sono tante cose che i Giapponesi devono fare per accogliere il nuovo anno. Come appendere l’hamaya caccia spiriti sulla porta di casa o apprestarsi a portare a termine la tradizionale pulizia della casa. Non è una normale pulizia, ma un modo per buttare via tutto ciò che non ci serve più nel nuovo anno e cancellare le negatività del vecchio.
Mentre per noi il Natale si passa in famiglia e il Capodanno con gli amici, per i giapponesi è esattamente l’opposto: dopo aver trascorso il Natale con gli amici, il Capodanno è un’occasione per riunirsi in famiglia. Il brindisi al nuovo anno è veloce e solitamente si fa con l’amazake caldo. I templi suonano 108 rintocchi, che simboleggiano i 108 peccati originali secondo la religione buddista. La prima visita al tempio nel nuovo anno è molto importante e in tanti la fanno poco dopo la mezzanotte. Per questa ragione è molto probabile che sulle strade a festeggiare troverete quasi solo stranieri.