Sapevate che in passato l’aria di mare era vista come una panacea per quasi ogni tipo di male? Dalla depressione alla tubercolosi, andando un periodo di tempo al mare riuscivi a risolvere i tuoi problemi, in particolare quelli reumatoidi, legati alla respirazione e alla pelle.
Aria di mare, che fa bene
A differenza di quando si è a casa, in spiaggia si è più attivi fisicamente, cosa che smuove la situazione e ci fa sentire meglio.
Il rumore del vento e dell’avvicendarsi delle onde sulla spiaggia o sugli scogli può rilassarci, al punto da risultare una delle migliori abitudini di riposo che si possano avere.
Ecco perché ancora oggi, ognuno di noi tende a decidere di passare un piccolo periodo dell’anno in zone marittime. L’aria di mare ci aiuta a stare meglio corpo e mente. Vediamo meglio perché.
Aria di mare: questione di iodio
Come abbiamo accennato, il fatto che l’aria di mare faccia bene dipende da un insieme di fattori. Unito al cambio sostanziale della nostra routine quotidiana, passare le vacanze in un luogo marittimo aiuta il corpo a mettersi in moto, la respirazione a liberarsi dall’inquinamento della città e la pelle a rigenerarsi dalle tossine.
Un altro fattore benefico è lo iodio presente nelle zone marittime. Infatti, è stato scientificamente provato che, mentre un consumo eccessivo di iodio attraverso gli alimenti può essere dannoso per l’organismo, al contrario se inalato può aiuta il corpo a trovare nuova vita.
Chi abita al mare vive meglio e vive di più rispetto a chi abita in città. Questo proprio perché ogni giorno ha più possibilità di inalare iodio come se stesse facendo un aerosol continuo.
Lo iodio libera le vie aeree e crea una patina sulla pelle che, una volta rimossa con l’igiene quotidiana, aiuta a liberarsi da scorie e tossine inalate e accumulate in zone cittadine, più industriali, dove l’aria è più rarefatta.
I benefici non vengono solo dall’aria
C’è da aggiungere un elemento all’equazione. Essere al mare porta anche a mangiare meglio, in particolare a mangiare più pesce e/o molluschi. Questi alimenti sono ricchi di iodio, vitamine e minerali che aiutano l’organismo a depurarsi.
Ovviamente, come per ogni cosa, è bene variare. La dieta dovrà quindi rispettare la stagionalità, ma è indubbio che al mare risulta più facile mangiare del buon pesce, ricco anche di Omega3 e Omega6 che aiutano a combattere i radicali liberi e sono indispensabili per la sintesi degli ormoni tiroidei.
Questi ultimi in particolare hanno un ruolo determinante nelle fasi dello sviluppo e nel mantenimento dell’equilibrio metabolico dell’organismo.
Ecco perché i bimbi vanno portati al mare
L’aria di mare fa bene allo sviluppo e alla crescita del bambino proprio perché mette l’organismo nella condizione di stimolo.
Avete mai sentito dire che “l’aria di mare mette fame?”. Beh, è proprio così. Infatti, soprattutto i bambini, al mare si muovono di più di più, si divertono e mano mano il loro metabolismo si attiva, fino ad una richiesta maggiore di macro nutrienti che aiuta e aumenta la crescita.
Lasciare che un bambino resti dai 15 ai 30 giorni a godersi una zona marittima gli darà la possibilità di crescere più velocemente e più forte.
Aria di mare e montagna
Vi starete chiedendo se anche andare in montagna abbia gli stessi effetti. Ovviamente, nell’ottica dell’uscire dalla routine quotidiana, anche le vacanze in montagna sono un ottimo modo per permettere all’organismo di rigenerarsi.
Anche l’aria di montagna fa molto bene ai polmoni e aiuta il corpo a condizionarsi in condizioni diverse da quelle che vive di solito per via dell’altitudine.
Non è però come l’aria di mare. Potremmo dire che la cosa migliore sarebbe fare 15 giorni al mare e 15 giorni in montagna ogni anno, ma dipende ovviamente dal soggetto e dalle preferenze di ognuno di noi.