Cosa puoi fare se un giorno ti ritrovi ad aver perso tutto, l’amore e tutti i tuoi averi? È ciò che è successo a Ringo, protagonista del romanzo “Il ristorante dell’amore ritrovato” di Ito Ogawa.
Ito Ogawa
Ito Ogawa è una giovane scrittrice giapponese e “Il ristorante dell’amore ritrovato” è il suo libro d’esordio. Prima di cimentarsi con questa nuova prova, tuttavia, Ito era già autrice di canzoni e libri illustrati per ragazzi.
Il suo primo romanzo le ha portato il successo, dentro e fuori il Giappone
La scrittura di Ito non è solo fluida e delicata, ironica e moderna, ma è arricchita da termini tecnici del gergo gastronomico, per catapultarci in pieno in un mondo tra cucina, amore e magia. Si perché in questo libro troviamo anche un pizzico di magia a ricordarci che Ito è in realtà un’autrice di libri per ragazzi. È la magia che scaturisce dal sentimento vero e profondo, dalla passione per qualcosa e dall’amore che ci si mette nel farlo.
Il ristorante dell’amore ritrovato è anche un viaggio alla scoperta del Giappone, quello antico e quello più moderno. Un viaggio alla ricerca di prelibatezze gastronomiche che ci faranno venir voglia di attraversare il mondo intero per assaporarle. Ma anche un viaggio interiore tra sentimenti struggenti e tormenti incontrollabili, l’amore, la morte, l’abbandono, la diversità, senza mai dimenticarsi, però, la bellezza che si nasconde nella gioia di vivere.
La trama de Il ristorante dell’amore ritrovato
Ringo è una giovane cuoca, vive a Tokyo con il suo ragazzo e lavora in un ristorante turco. Adora preparare prelibatezza gastronomiche al suo fidanzato, nel piccolo appartamento che condividono.
Un giorno la sua vita viene sconvolta. Rientrando a casa dal lavoro l’appartamento è vuoto, completamente. Il suo fidanzato se ne è andato, abbandonandola. Andandosene non ha solo distrutto il loro amore, ma le ha tolto tutto. Ringo non ha più niente, non ha più i risparmi che teneva da parte. L’appartamento è completamente spoglio, non ci sono più i mobili, non c’è più nulla, nemmeno i suoi utensili per la cucina.
Lo shock è talmente grande che Ringo perde la voce. Si ritrova così completamente abbandonata a sé stessa, senza nemmeno la possibilità di comunicare, se non attraverso un blocco notes.
Decide allora di lasciare Tokyo, dove non c’è più niente per lei, e tornare al suo paese d’origine, dal quale era fuggita dieci anni prima.
Qui ritrova la madre, la quale non era stata in grado di badare a lei e dalla quale era fuggita e qui si rimette in gioco, per ritrovare sé stessa e la gioia di vivere.
Ma Ringo non ha più niente e per rimettersi in gioco decide di dedicarsi alla sua più grande passione: la cucina. Così rimette in sesto il vecchio granaio dietro casa e apre il “Lumachino”, un piccolo e delizioso ristorante, aiutata da Kuma-san.
Il Lumachino apre ogni giorno ma può accogliere solamente due persone alla volta, una sola coppia. Ringo prepara piatti unici, tenendo conto delle esigenze dei singoli clienti, delle loro preferenze, dei gusti e, addirittura, del carattere.
Al ristorante dell’amore ritrovato tutti vedono realizzati i propri desideri, tutti riscoprono la gioia di vivere, perfino Ringo, che credeva di non avere più nessun motivo per cui essere felice.
“Ci sono cose che non possono assolutamente tornare.
Ma che al tempo stesso, pur non potendo tornare, restano eternamente presenti.
E ci sono moltissime cose, dormienti da qualche parte in questo mondo, che basta cercarle pazientemente per trovarle.”