Che cos’è l’Ikigai? Potremmo tradurlo con “ragione d’essere” o “ragione per vivere”, ma in realtà non è traducibile. L’Ikigai, come molte parole giapponesi, nasconde un significato più profondo, un significato intraducibile in italiano, così come in nessun’altra lingua occidentale.
Ikigai è il nostro obiettivo per essere felici. Ma come facciamo a trovarlo?
Etimologia della parola
Difficilmente troveremo un concetto giapponese traducibile in italiano. Ogni parola racchiude un significato che è un modo di vivere e di vedere il mondo che noi occidentali non riusciremmo a capire. Così è anche l’Ikigai, tradurlo con due o tre parole non gli renderebbe giustizia.
Iki vuol dire vita, esistenza. Gai vuol dire scopo, ragione. La traduzione viene da sé con qualcosa di molto simile a “scopo di vita” o “ragione di esistere”. Il che non è sbagliato.
Questa è effettivamente la traduzione più consona. Ma il significato è decisamente più profondo. L’ikigai è quella forza invisibile che ogni mattina ti sprona ad alzarti dal letto.
Quel qualcosa che ti ricorda che vale la pena affrontare il mondo esterno, con le sue mille avversità anche per un solo piccolo istante di felicità. È ciò che più vogliamo, le nostre più grandi passioni, aspirazioni, vocazioni.
L’ikigai è il nostro contributo per un mondo migliore, così da rendere a noi stessi una ragione per esistere.
Probabilmente l’ikigai, alla fine è proprio questo, è trovare la nostra ragione d’esistere, perché non rimaniamo un puntino invisibile nell’universo, affinché il nostro breve passaggio in questo mondo lasci un segno, seppur flebile, indelebile.
Che cos’è l’Ikigai
Sembra un concetto effimero e surreale. Tante belle parole che non trovano una collocazione concreta. Ma per i giapponesi non è mai così. Il mondo spirituale deve sempre coesistere con quello reale. Nessuna parola o concetto deve essere lasciato a vagare nell’etere, tutto può essere toccato con mano, anche l’ikigai, basta solo capire come trovarlo.
Per trovare il nostro ikigai dobbiamo fare in modo che alcuni aspetti della nostra vita convivano armoniosamente:
- Quello che ami;
- Quello in cui sei bravo;
- Quello per cui ti pagano;
- Quello di cui il mondo ha bisogno.
Sembra semplice? Non lo è. Tutto ciò è racchiuso in altrettanti quattro elementi della nostra vita: la passione (quello che amiamo fare e in cui siamo bravi), la professione (quello che siamo bravi a fare e per cui ci pagano), la vocazione (quello per cui ci pagano e di cui il mondo ha bisogno) e la missione (quello che amiamo e di cui il mondo ha bisogno).
Come trovare l’ikigai
Ma è possibile fare in modo che tutti questi aspetti della nostra vita combacino? Talvolta nel corso della nostra vita ci ritroviamo a convivere con due o, addirittura tre, di questi aspetti.
Ed allora ci sentiamo appagati e realizzati, pensando di aver raggiunto il massimo dell’aspettativa di vita. Abbiamo trovato la ragione per cui ci alziamo alla mattina.
Ma ci sbagliamo, solamente quando tutti e quattro gli aspetti combaceranno avremo raggiunto il nostro Ikigai e, solo allora, potremo dire di aver davvero ragione d’esistere.
Prima di tutto dobbiamo iniziare rispondendo a queste domande: che cos’è che amiamo fare? In cosa siamo bravi e in che cosa possiamo tranquillamente migliorare ancora? Ti pagano per fare ciò che ami e per ciò in cui sei bravo? Sei abbastanza bravo da farti pagare per fare ciò che ami? Puoi aiutare gli altri e il pianeta, lasciando alle generazioni future un mondo migliore rispetto a quello che è stato lasciate a te?
Quando tutte le risposte coincideranno avremmo finalmente trovato il nostro ikigai. Quella è la nostra ragione di esistere, il motivo per cui ci alziamo la mattina.