Quello che vivremo leggendo “Autostop con Buddha. Viaggio attraverso il Giappone” di Will Ferguson è un lungo viaggio attraverso il paese del Sol Levante.
La trama fluida e scorrevole ha più l’aspetto di un diario di viaggio che di un romanzo. Ci ritroveremo a percorrere il Giappone in tutta la sua lunghezza, seguendo la via più romantica e estasiante che esista, la Sakura Zensen.
Si tratta del Fronte dei Fiori di Ciliegio. Partendo dal basso verso l’alto, dall’estremo sud all’estremo nord, percorreremo tutto il Giappone, inseguendo la fioritura dei ciliegi.
Non un normale diario di viaggio
Will Ferguson è famoso proprio per i suoi diari di viaggio, racconti di luoghi da lui precedentemente visitati. Ma non possiamo nemmeno considerare Autostop con Buddha un comunissimo diario di viaggio.
Qui infatti non ritroveremo solamente utili consigli per come affrontare il nostro prossimo viaggio in estremo oriente. Il testo ci accompagnerà attraverso un viaggio intenso e coinvolgente. Non si corre il rischio di cadere nella noia e abbandonare la lettura dopo poche pagine. Tutt’altro, rimarremo attaccati alle pagine del libro fino all’ultima parola.
Perché Autostop con Buddha non ci racconta solamente di luoghi visitati e delle emozioni provate nel vederli. Ma ci narra anche di vicende e avventure, di persone e fatti. Una seria di avventure, talvolta esilaranti, di un occidentale in oriente. Non una semplice e banale lista degli usi e costumi giapponesi, ma la spiegazione di come lo stesso scrittore si è relazionato con una realtà così diversa.
I luoghi e le persone
Tuttavia è comunque un diario di viaggio e per quanto cerchi di non cadere nel banale troveremo ugualmente moltissime utilissime informazioni sui luoghi da visitare in Giappone.
Ferguson non ci racconta solamente dei luoghi più conosciuti e turistici. Ma ci porta a scoprire i luoghi più sconosciuti e inconsueti del Giappone, attraverso un viaggio che ci lascerà con il fiato sospeso fino all’ultima tappa.
L’autore conosce molto la terra di cui parla. Ferguson ha vissuto, infatti, diversi anni in Giappone e conosce molto bene la lingua. Quello su cui si sofferma sono gli incontri fatti durante il suo viaggio, le persone che ha conosciuto, le esperienze che ha vissuto.
Attraversando un Giappone che spesso discosta da quella che è la credenza popolare. Un Giappone tra cultura e moderno, a volte eccentrico, a volte irritante, ma, quasi sempre, incredibilmente accogliente.
Un viaggio attraverso i diversi aspetti del Giappone, dalla fede all’ossessione per il sesso, dalle manie alla voglia d’occidente, dormendo talvolta negli hotel capsula, talvolta negli alberghi dell’amore.
Una volta finito di leggere l’unica cosa che vorremo fare sarà quella di preparare la valigia e partire.
Il percorso
Come detto Ferguson nel suo viaggio segue i passi del Sakura Zensen, un lungo cammino dal sud al nord del Giappone, rincorrendo la fioritura delle piante di ciliegio. Quest’ultima, infatti, non fioriscono tutte insieme, ma a seconda della zona climatica che attraverseremo, l’Hanami si estende su un periodo lungo diversi mesi.
Il viaggio di Ferguson parte a Capo Sata e termina a Capo Saya, rincorrendo l’Hanami a piedi.
“Si dice che se dalla punta più a sud del Paese, Capo Sata, ci voltiamo con le spalle al mare verso nord, vedremo l’intero Giappone sospeso sopra la nostra testa come una spada”.