Se vi state chiedendo da dove nasce la mia passione per il Giappone, sappiate che nemmeno io so darmi una risposta. Dopo il mio primo viaggio la voglia di conoscere meglio questa cultura è aumentata sempre di più, il loro modo di vivere mi affascina così tanto da pensarci ogni giorno. Ho scoperto il mondo “anime” e i film dello studio Ghibli che riportano nei loro cartoni animati la reale vita dei Giapponesi.
E proprio come in un anime appena arrivi non puoi fare a meno di sentirti parte di un cartone, i lori cartelli degli avvisi nelle metro, la tappezzeria degli autobus, sembra di essere in un film di animazione.
Proprio per questa mia passione ho deciso di approfondire meglio recandomi nuovamente sul posto. Un viaggio di una settimana, tutto organizzato da me, Tokyo, Kyoto e Nara. Città che non vedevo l’ora di riscoprire e scoprire. Tanti nuovi quartieri visitati, tantissimi nuovi piatti assaggiati e soprattutto tantissimi i chili in più in valigia al rientro per lo shopping convulsivo che ho dovuto combattere con tutte le mie forze.
Iniziamo a parlare di questa meravigliosa esperienza dicendo che mentre programmavamo (io e mio marito) le ferie estive, ho proposto di fare un viaggio importante e in men che non si dica, ognuno sul proprio pc guardava già hotel e voli per Tokyo.
E’ inutile dire che essendo la seconda volta è stato facile fare tutto da soli perché già conoscevamo i posti e come funziona il tutto. Sono riuscita, perfino, a prenotare, con due mesi d’anticipo, un lauto pranzetto in un ristorante tipico sotto la Tokyo Tower…spettacolare.
Decidiamo di ritornare nel mio paese preferito a maggio per poter usufruire del clima primaverile e fortunatamente abbiamo trovato giornate soleggiate e miti.
Controlliamo i voli e, per non perdere troppo tempo tra uno scalo ed un altro, decidiamo per i voli diretti, pur consapevoli di spendere qualcosa in più, in quanto per una settimana di vacanza anche un’ora è super importante.
Quindi Malpensa-Narita senza scali con Alitalia è il nostro volo!
Adesso passiamo all’alloggio.
Per evitare di scegliere tre hotel differenti, dato che il mio programma prevedeva diverse tappe tra Tokyo, Kyoto e Nara, ho scelto un appartamento su Airbnb per l’intera settimana ubicato a Tokyo, così ho potuto lasciare il trolley grande durante i giorni a Kyoto. I giapponesi amano viaggiare leggeri e quindi sugli Shinkansen non c’è molto spazio per i bagagli troppo ingombranti e scegliendo un hotel avrei dovuto cercare un deposito. Ma la mia scelta si è rivelata ottima in quanto l’appartamento è stato molto confortevole, comodo, in zona Shinjuku, efficiente e soprattutto era lì ad aspettarci per l’ultimo giorno.
Una volta scelta la zona e trovato il tipo di appartamento che rispecchiava le nostre esigenze (rigorosamente con wc giapponese), ho scritto una mail tramite il sito all’host che velocemente mi ha risposto e così ho prenotato. Qualche giorno prima del nostro arrivo Midori ci ha inviato tutte le spiegazioni possibili sia per il tragitto da fare che per le funzioni del condizionatore o della lavasciuga a casa e del self ceck-in. Insomma senza nessun problema mi sono ritrovata nel mio appartamentino nel cuore di Shinjuku. Se vi interessa cliccate qui per dare un’occhiata, l’ho trovato molto “kawaii” come si dice in giapponese “molto carino”. La mia esperienza è stata molto positiva. Il quartiere è molto grande e per tutti e tre i giorni che siamo rimasti li non abbiamo mai preso la stessa uscita della metropolitana…il suo fascino è anche questo, ogni volta scopri dei posti nuovi pur sapendo che ci vorrebbe un mese intero per poter conoscere Shinjuku che in definitiva è soltanto uno dei vari quartieri di questa magnetica megalopoli.
Ma non voglio spaventarvi, grazie al pocket wi-fi che Midori ci ha fatto trovare nell’appartamento, abbiamo avuto sempre con noi la connessione per poter accedere a google maps, così basta scrivere la via oppure il nome del posto/negozio tranquillamente in italiano che la mappa vi porta proprio dove dovete andare.
Altra cosa da prenotare prima dell’arrivo in Giappone è il Japan Rail Pass. Il costo dei biglietti per i treni è molto elevato e quindi per un semplice spostamento da Tokyo a Kyoto si rischia di pagare il biglietto quanto l’intero pass ferroviario. Si può acquistare per 7, 14 o 21 giorni, ciò permette di prendere tutti i treni del Giappone compresi i treni super veloci, super puliti e soprattutto super comodi come gli Shinkansen. E’ compreso nel pass anche la tratta da e per l’aeroporto di Narita. Sono compresi anche tutti i treni della linea JR, come la Yamanote di Tokyo che collega molti punti importanti da vedere (es. Shinjuku, Shibuya ecc.).
Si può acquistare nelle agenzie specializzate, come la H.I.S. di Milano, come ho fatto io in 10 minuti, oppure online. Una volta arrivati in Giappone deve essere convalidato nelle apposite biglietterie (in aeroporto cercate le indicazioni JR in verde) dove vi verrà consegnato il JRP vero e proprio e fornite tutte le informazioni necessarie.
Non starò qui a stilare il programma dettagliato di tutti i giorni ma vi indicherò di seguito quali sono i quartieri che abbiamo visitato, cosa c’è da vedere nei dintorni e quali negozi per lo shopping sono da non perdere.
Ogni singolo giorno è stato studiato, organizzato e super dettagliato mesi prima, diviso le zone per i giorni in modo da concentrare più quartieri con i relativi, negozi, ristoranti ecc.
Shinjuku
E’ inutile dirvi che è enorme come un città e che in ogni angolo potete assaggiare tutti i tipi di cucina giapponese perché diciamolo tutti in coro: la cucina giapponese non è solo sushi cioè pesce crudo ma ha tantissime altre prelibatezze che dovete assolutamente provare. Infatti in questo viaggio mi sono dedicata ad assaggiare il più possibile cibi che in Italia non trovi spesso invece del sushi che bene o male a Milano lo mangi e anche molto buono.
Shinjuku non dorme mai. Trovate locali e negozi aperti tutta la notte, accompagnati delle insegne luminose che rendono tutto più particolare come la testa di Gozilla che sbuca fuori dal tetto di un piccolo grattacielo oppure l’inconfondibile insegna rossa che indica l’entrata nella strada di Kabukicho il quartiere a luci rosse più famoso di Tokyo oppure il robot restaurant.
Potete trovare alcuni dei negozi sparsi in tutta la città che ho visitato come Uniqlo, ormai conosciuto e chiacchierato a Milano per la sua presunta prossima apertura, dove trovate abbigliamento basic a prezzi contenuti e dove ho acquistato felpe per tutte le stagioni, gonne, t-shirts varie ed anche un piumino. Muji con il suo stile minimal inconfondibile con all’interno anche il bar ristorante Café & Meal.
Un posto a non so quanti piani dove perdere la testa e spendere tanti soldi è Don Quijote (Donkie): si trova di tutto, dolci di tutti i tipi, ho fatto scorta di Kitkat in ogni gusto (matcha, fragola, sakè). Prodotti beauty: maschere per il viso, labbra e patch occhi, piegaciglia, eye-liner, mascara, salviette di ogni genere.
Abbiamo cenato in zona per poi andare a letto molto presto causa mal di testa terribile per colpa dell’aria condizionata in areo. Ecco, un consiglio da darvi molto importante è proprio questo: indipendentemente se sia estate o inverno portate sempre con voi un cappellino di lana oppure di cotone per sopravvivere all’aria condizionata delle 12 ore di volo.
Mercato di Tsukiji
Sveglia presto, ma non prestissimo perché la stanchezza del fuso si fa sentire, ci dirigiamo al mercato del pesce di Tsukiji dove si possono ammirare tutti i tipi di pesce in ogni forma: essiccato, cucinato, grigliato. Nelle bancarelle che formano il mercato esterno si trova di tutto e non solo pesce. Frutta e verdura, stoviglie e tutto quello che serve per cucinare. Ma quello che colpisce in assoluto è lo street food di ogni tipo di cibo. Caratteristica principale è l’asta dei tonni che si svolge ogni giorno intorno alle 5 del mattino, ma per potervi assistere bisogna mettersi in fila prima delle 2 e sperare di poter rientrare tra le poche persone che riusciranno ad accedere; per cui abbandoniamo già da Milano l’idea di vedere l’asta dei tonni in quanto mettersi in fila alle 2 di notte non fa per noi.
Documentandomi qua e là avevo visto che uno dei locali migliori per pranzare al mercato, già ad orari mattutini, è Sushi Dai ma non avevo programmato di andarci perché non sapevo cosa avrei sbranato durante il giro e soprattutto perché c’è molta fila già alle 10 ma, magicamente, girato l’angolo mi ritrovo questo locale davanti agli occhi, come previsto, con la sua interminabile coda di gente in fila e purtroppo avevano già chiuso le prenotazioni. Così decidiamo di fare la fila nel locale subito accanto, YAMAZAKI, e credetemi ho mangiato il pesce più buono di tutta Tokyo.
In tutto il mercato non è possibile pagare con carta di credito, accettano solo contanti quindi preparate circa 4.500 yen se volte assaggiare un menù che non dimenticherete per tutta la vita.
Ah dimenticavo, locale piccolissimo con circa 13 posti a sedere intorno al bancone così da deliziarci gli occhi guardando i maestri tagliare e servire il sushi con l’eleganza che hanno solo i giapponesi. Come in tutti i ristoranti del Giappone, ti servono la salviettina umida calda, l’acqua, il tè verde e la zuppa di miso.
Ginza
Da Tsukiji è una piacevole passeggiata fino a Ginza dove passiamo casualmente davanti al teatro kabuki.
Ginza è un tripudio di negozi di lusso dove personalmente mi concentro nella Shiseido Gallery per comprare prodotti beauty che sono distribuiti solo in Giappone per poi passare da Facil per quelli skincare.
Shibuya – Harajuku – Omotesando
Questa è la zona di Tokyo che preferisco, giovane, casinara, moderna, piena di gente e ricca anch’essa di negozi e ristoranti imperdibili.
Foto di rito con Hachiko, attraversamento dell’incrocio quelle 10/12 volte per poi immergerci tra i negozi:
Loft (articoli di buona qualità come la nostra rinascente) dove ho comprato calze, quelle con l’alluce separato, e maschere per il viso di tutti i tipi.
Tokyu Hands dove si trova di tutto, dal bottone alle cornici, qui ho degustato un tè all’ultimo piano con vista su Shibuya e Shinjuku.
Daiso, imperdibile tutto a 100 yen cioè circa € 0,85, ideale per comprare tutto quello che non vi servirà mai, ma anche piattini, ciotoline, bacchette, scarole per il bento e souvenir.
Continuiamo verso Harajuku passeggiando nel parco Yoyogi-koen salutando da lontano il Meiji-jingu già visitato lo scorso anno. Ed eccoci subito da Laforet dove si trova tutta la moda stravagante ed all’avanguardia.
Altro negozio obbligatorio da vedere è KIDDYLAND a Omotesando, per tutti i suoi gadget. Ho comprato di tutto di Hello Kitty, Doraemon, Totoro, Retsuko e Gudetama per riempire la mia valigia partita dall’Italia quasi vuota.
Sempre a Harajuku abbiamo cenato al ristorante Seiko-En , specialità Yakiniku. A farci compagnia la splendida vista e il menù all you can eat anche per le bevande. Ogni tavolo è fornito di griglia per cucinare da soli carne e verdure e anche pesce in base al proprio gradimento di cottura. Credetemi era tutto buonissimo e saporito al punto giusto, come ogni piatto in Giappone.
Roppongi Hills – Tokyo Tower
Anche qui ci troviamo in una città nella città, quartiere effervescente, ricco di uffici e ristoranti e locali di intrattenimento.Il pezzo forte di questo complesso è la Mori Tower di 54 piani, che ospita il museo d’arte Mori dove, in quei giorni abbiamo potuto visitare l’esposizione temporanea della Marvel; con lo stesso biglietto d’ingresso, siamo saliti all’osservatorio Tokyo City View che si sviluppa tutto attorno al 52° piano, a 250 metri d’altezza, ci siamo goduti una vista spettacolare su tutta Tokyo, ammirando dall’alto in basso la Tokyo Tower e la splendida baia.
Continuando la nostra giornata, proseguiamo a piedi in direzione della Tokyo Tower dove, proprio sotto di essa, abbiamo degustato un prelibatissimo pranzo Kaiseki in un meraviglioso ristorante immerso in un curatissimo giardino tradizionale: Tofuya-Ukai.
Odaiba – Baia di Tokyo
Raggiungiamo Oaiba, un insieme di isole artificiali, tramite la metro senza conducente, come la linea lilla M5 di Milano, partendo dalla stazione di Shinbashi e attraversando il Rainbow Bridge. Questa è la parte più alternativa di Tokyo con i suoi centri commerciali e il lungomare da dove avrei voluto prendere il battello panoramico che porta ad Asakusa ma non avendo preso i biglietti in anticipo non c’erano più posti disponibili. Qui si trova una riproduzione in piccolo della statua della libertà.
Akihabara
Famosissimo quartiere dove è possibile trovare tutto ciò che riguarda l’elettronica, i manga e gli anime. Paradiso dei cosplayer (ragazzi che si travestono con costumi dei loro personaggi preferiti sia manga che anime). Appena usciti dalla metro si viene catapultati in un tripudio di luci che ti risucchiano dentro le rumorosissime sale di Pachinco o i maid caffè. Come è successo a noi; incuriosita volevo fare questa esperienza, così in pochi secondi eravamo seduti in questo locale a mangiare gelato e crepes con in testa un cerchietto con orecchie da coniglio. Foto di rito con la nostra maid e poi dritti dentro una sala giochi per fare una simpaticissima purikura.
Questo mio secondo viaggio non è stato per niente faticoso. Il Giappone mi ha fatto trovare proprio davanti tutto quello che stavo cercando, le indicazioni del posto che volevo visitare oppure il locale dove mangiare giusto quella cosa che desideravo…coincidenze?…voglio pensare che il mio amore è corrisposto.
Che lo sia o no, la passione che ho per questo meraviglioso paese, fatto di persone straordinarie, cultura millenaria e contraddizioni sociali, si rafforza sempre di più.
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2 Ottobre 2017 at 00:37